Che fine ha fatto Nath? Il pupillo di Mourinho diventa l'oggetto del mistero

22.09.2015
17:50
Redazione
Where's Wally? Wally è un personaggio con una maglietta a righe bianche e rosse, con un cappello e degli occhiali: è il protagonista di una serie di libri per bambini. Adesso infilategli la maglietta del Napoli numero 94, e cambiate titolo alla 'serie'. Where's Nath? Che fine ha fatto Nath? Nath è il soprannome (vabbè, il diminutivo: Marco Cassetti raccontò che non ne aveva uno preciso) di Nathaniel Chalobah, il centrocampista inglese classe 1994 arrivato al Napoli agli sgoccioli del mercato estivo. Però, dicevamo: che fine ha fatto?

Lo abbiamo visto poco, pochissimo: un quarto d'ora d'allenamento in occasione di Napoli-Bruges, un video per l'ECA ed il progetto BeActive, poi il nulla. Lo abbiamo visto in panchina, seduto ad ammirare le gesta dei propri compagni di squadra. Al Watford giocava da centrale in una mediana a due, ma il suo ruolo con Sarri non può che essere quello di mezz'ala perchè la postazione del 'regista' è ad appannaggio di Mirko Valdifiori e Jorginho. Bisognerà capire un po' lo spazio che potrebbe ritagliarsi in un reparto che vede Allan ed Hamsik titolari e David López primo cambio, anche per far contento il Chelsea e lo stesso Mourinho che lo han ceduto per fargli trovare maggiore spazio.

"E' uno di quelli che non ha paura di avere il pallone tra i piedi, spiccava per personalità" raccontava Cassetti. In effetti Chalobah (accento sulla O, non sulla A finale), di personalità ne ha eccome. O quantomeno è riuscito a farsi notare in carriera: il 27 maggio del 2013, il giorno della finale dei playoff promozione in Championship (la B inglese), Josè Mourinho era a Wembley per vederlo all'opera. Dettaglio, nemmeno tanto marginale: Mourinho era ancora l'allenatore del Real Madrid, e prese un volo appositamente per vederlo. Per la cronaca, andò male: il Watford perse con il Crystal Palace, e Nathaniel giocò male.

Il 'figliol prodigo' della nidiata di giovani 'blues' ricchi di talento (Ruben Loftus-Cheek, Dominic Solanke, Izzy Brown: ne sentiremo parlare) ama la musica e non è una testa calda, ma al momento il campo non lo vede mai. E lo stesso Sarri, fino ad oggi, non lo ha visto. Però lo tiene in considerazione, sì, ma fanno fede le sue parole di tre settimane fa: “Se devo essere sincero non lo conosco. Faccio già fatica a conoscere tutti i giocatori della serie A e a svolgere il mio lavoro, figuriamoci quelli all’estero. Se la società ha puntato su di lui però ci sarà un motivo, mi fido di Cristiano Giuntoli”. Occhio, però, perchè sulla carta il sostituto di Hamsik è lui: e se lo slovacco domani non dovesse giocare...

Una famiglia che tifa Arsenal, Juan Mata uno dei migliori con cui abbia mai giocato, Alex Geijo uno dei più divertenti con cui abbia condiviso lo spogliatoio, un idolo calcistico da personificare in Zinedine Zidane, la tecnica ed il 'range' dei suoi passaggi come doti migliori a detta dello stesso Chalobah. Che, tuttavia, resta l'oggetto del mistero all'interno del Napoli. Zero-minuti-zero.

Nathaniel come Jacopo Dezi, i ragazzi che danno l'anima a Castelvolturno per mettersi in mostra allo sguardo di Maurizio Sarri, in attesa di una chance sul campo. Per ora ci atteniamo alle parole di Sarri, non a quelle di Chalobah che, curiosamente, non è stato presentato in via ufficiale: si aggiunge ad una lista che, nell'ultimo biennio, accoglie anche Duvan Zapata, Mariano Andujar, Gabriel, Vlad Chiriches, Pepe Reina, Elseid Hysaj ed Allan. E lo stesso direttore sportivo Cristiano Giuntoli.

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