Chiariello: "Avevo ragione quando parlavo di macerie, il presidente lo ha confermato"

17.10.2015
01:15
Redazione

Il giornalista Umberto Chiariello tramite il proprio account Facebook ha scritto un messaggio in cui ha parlato della situazione del Napoli.

"LE MACERIE, LE MACERIE"....
Certo, in questi mesi sono stato oggetto di molte critiche per aver parlato di MACERIE, intendendo ovviamente quelle economiche, non tecniche, perchè la dipartita del Grande Vate verso il paradiso madridista non ha lasciato un patrimonio tecnico depauperato, ma un po' devalorizzato dall'ultima mediocre stagione (la quotazione di Callejon e Higuain è scesa, cioè degli uomini-mercato più appetibili), ma ha lasciato disastri economici.
Poi salta su Aurelio De Laurentiis e dice: io ho perso 100 milioni per aver fallito due volte la Champions League e non ho detto A, perchè ho le spalle forti, e questo è stato il primo mercato dopo 12 anni successivo ad un bilancio in rosso, ma - senza neanche pensare di vendere Higuain - ho rinunciato a 95 milioni per le cessioni degli altri big (in effetti sappiamo per certo dei 25 milioni per Hamsik offerti dalla Juve, per non dire delle offerte arrivate per Mertens, Gabbiadini, al ribasso per Callejon, per non dire di Ghoulam e Koulibaly). Ma li avrei ceduti a pro di che?
Io ho difeso Sarri a spada tratta, anche quando abbiamo avuto un avvio difficile che era fisiologico.
Questo ha detto il Presidente.
Ed ora? Ancora ad attaccarlo? Ancora a vederlo come il demonio in terra? Ancora a odiarlo in una maniera che appare incomprensibile, perchè l'umana antipatia comprensibile, visto i personaggio, non può portare ad un odio così viscerale se non c'è dell'altro dietro, cioè il bisogno atavico di avere un vicerè come nel caso di Rafa o il Grande Nemico, come nel caso suo. 
Odi et amo, diceva Catullo rivolgendosi all'amata Lesbia. 
E sarà così anche nel caso del tifoso, il cui comportamento è irrazionale e riguarda più la pancia, le vene ed il sangue che bolle piuttosto che la ragione.
Ma le cose poi fatalmente arrivano a comporsi, e c'è un momento in cui il redde rationem arriva.
Ed allora? Le macerie sono state prodotte e certificate ora anche dalle parole del Presidente, che ha fatto l'ennesimo errore di non aver completato la squadra con un grande difensore (ci ha provato ma non ci è riuscito), ma che ha grandi meriti, e non volerlo riconoscere è puro pregiudizio, non è ragionare con mente sgombra e serena. 
E ve lo dico zitto zitto, sottovoce, scimmiottando perfino Marzullo. Noi quest'anno lottiamo per lo scudetto... Ops, ho usato la parola. Lottato, ho detto, poi vincere chissà...
Ma non ci eravamo ridimensionati? Strano, il San Paolo sarà di nuovo pieno. Ma io ero con Sarri da prima dell'estate, invitavo alla calma, dicevo tempo e pazienza, e voi tutti a tirarmi per la giacchetta: dagli al Presidente, Chiariè, ti si' venduto per un accredito. Che non ho e non mi serve. No, è che non mi ero venduto per fortuna il cervello. 
E contro gli untori professionisti, ho una sola arma a mia disposizione: la Storia. Quella non sbaglia mai. I suoi sono gli unici giudizi inappellabili. Ed io le mie piccole soddisfazioni morali me le prendo nel tempo. Perchè ho il coraggio di dire in anticipo in maniera forte ciò che penso, con la possibilità di clamorose smentite, non da voi, ma dal giudice supremo, il Giudizio Storico. Sapendo che siamo tutti fallibili e che di fesserie ne diciamo tutti. 
Però poi mi giro indietro, e vedo che per mia fortuna la mia capacità di leggere ed interpretare gli scenari mi salva spesso. 
Sperate tutti voi come me che anche stavolta ci abbia visto giusto. Allora sì che ci divertiremo. Altro che ridimensionati.
ª#‎ASFALTIAMOLAVIOLA
¬ Ah, a proposito.
ª#‎IOSTOCONSARRIDASEMPRE¬".

Notizie Calcio Napoli