Napoli-Foggia, così nacque l'acerrima rivalità: lo striscione rubato, l'amicizia scomoda e agguati premeditati [VIDEO]
Il Foggia che torna in Serie B è una notizia che fa felici tutti gli amanti del calcio, memori di quella favola sportiva che negli anni '90 fu Zemanlandia e che, circa venti anni dopo, rappresentò la rampa di lancio per la carriera di Lorenzo Insigne. Il rapporto tra Napoli e Foggia, però, non si esaurisce nelle personalità di Zeman e Insigne, e il legame geografico indissolubile che unisce le due città nella stessa latitudine e in un comune patrimonio storico che affonda le radici nel Regno delle Due Sicilie, rivela in realtà dei risvolti inquietanti che fanno parte della storia dei movimenti ultras.
Se vi siete indignati per i cori foggiani che invocano il Vesuvio, sappiate che la rivalità tra le due tifoserie ha radici lontane ed una storia assolutamente particolare: tutto inizia nel lontano dicembre 1991, quando i tifosi del Foggia, neo-promosso in Serie A, accompagnarono numerosissimi la propria squadra in trasferta allo stadio San Paolo. Colpiti positivamente dalla presenza massiccia di una tifoseria del Sud, alcuni rappresentanti della tifoseria napoletana raggiunsero i foggiani nel settore ospiti e strinsero, almeno momentaneamente, quello che poteva considerarsi come una sorta di gemellaggio, a quanto pare mai concretamente approvato da alcuni esponenti di vertice delle due tifoserie e purtroppo destinato a durare pochissimo.
Già nel maggio 1992, in occasione della gara di ritorno della stessa stagione, succede qualcosa di incomprensibile: sebbene alcuni ultras partenopei fossero stati addirittura ospitati dai foggiani nella Curva Nord dello stadio Zaccheria, a fine partita un gruppo di napoletani ruba uno striscione foggiano e scoppia una rissa che pone subito fine al gemellaggio. Sarà solo la prima di numerosi altri episodi di violenza.
L'8 dicembre 2004 i napoletani tornano a Foggia e questa volta, ad accoglierli, ci sono anche gli acerrimi rivali degli “Sconvolts”, gruppo ultras del Cagliari legato alla tifoseria foggiana del gruppo “RRN”: scoppiano violenti scontri nelle ore precedenti alla partita e le due tifoserie proseguono ad insultarsi per tutta la gara (in allegato il video), esplodono dei petardi e vengono sparati dei colpi con delle pistole lanciarazzi, finché dei tifosi napoletani non provano a sfondare i cancelli per raggiungere lo scontro, costringendo i reparti della celere ad intervenire.
Le violenze si ripetono ancora in occasione della sfida di ritorno al San Paolo del 24 aprile 2005, ma l'uscita di scena del Foggia dai campi professionistici relega gli scontri tra le due tifoseria a palcoscenici meno importanti: è infatti nel novembre 2012, in occasione della partita di Serie D tra Foggia e CTL Campania, che i napoletani si prendono la loro vendetta. Gli ultras pugliesi, diretti allo stadio Collana del Vomero, vengono sorpresi da un'aggressione premeditata da parte degli ultras napoletani (il video è in allegato), che bloccano e attaccano il pullman senza scorta dei tifosi avversari in Via Caldieri. Ci avevano già provato due settimane prima, in occasione di Puteolana Internapoli-Foggia, senza riuscire a centrare l'obiettivo.
Un episodio, quest'ultimo, ancora molto vivo nella memoria dei foggiani e che negli ultimi anni ha spinto i supporters pugliesi a rinvigorire la rivalità contro i napoletani e a rafforzare le amicizie con quelle tifoserie che condividono la stessa rivalità. E' così che si spiegano le ripetute provocazioni da parte dello stadio Zaccheria all'indirizzo dei napoletani, che tuttavia stanno assumendo connotati di stampo discriminatorio che non possono che essere condannati.