Da Conakry allo Stadium, la sua età ormai è sempre più un mistero...

30.10.2016
17:35
Marco Lombardi

Due partite da titolare col Napoli, due prestazioni eccellenti per Amadou Diawara. Il centrale di centrocampo guineano nato  Conakry il 17 luglio del 1997, contro il Crotone e la Juventus ha letteralmente preso per mano il centrocampo del Napoli guidandolo per 180 minuti in maniera egregia. Per molti la sfida contro i calabresi non è stata un vero banco di prova per lui, con Sarri che lo ha buttato nella mischia dall’inizio ieri sera contro la squadra di Allegri. Partita giocata ancor meglio rispetto a quella contro il Crotone, nonostante uno Stadium sold out e una pressione sulle spalle non indifferente, vista l’enorme importanza dei 3 punti che erano in palio a Torino. Al di là di come sia andata a finire la partita, ha lottato con grinta, aggressività e personalità in mezzo a “mostri sacri” come Pjanic, Khedira, Marchisio e lo stesso Hernanes, il quale per molte azioni non è riuscito ad impostare il gioco proprio a causa del lavoro di Diawara, che ha dimostrato quanto si possano chiudere le fonti di gioco avversarie senza essere ammoniti.

“Ad un ragazzo di 18 anni non bisogna fare i complimenti, lo dico per esperienza. Abbiamo speso per Amadou 20-25 giorni per rimetterlo in sesto fisicamente, altrettanti per inserirlo negli schemi”. Così si era espresso Sarri una settimana fa sull’ex Bologna. Ci viene da dire che queste 6 settimane di tempo siano valse a molto, visti i risultati mostrati in campo da Diawara. Dando un’occhiata anche agli spezzoni di gara giocati contro Besiktas ed Empoli, quello che più sorprende tutti gli addetti ai lavori ed opinionisti è la sua presenza ingombrante e “pesante” in mezzo al campo, con una personalità da vero veterano della mediana nonostante i soli 19 anni. Tant’è che lo stesso Beppe Bergomi ieri in telecronaca dallo Juventus Stadium si chiedeva se quella fosse la reale età del giocatore. Fortunatamente per il Napoli e per Diawara, è così. Insomma, tra Jorginho e Diawara il futuro del centrocampo azzurro sembra davvero assicurato…

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