L'attesa continua...

di Claudio Russo – twitter:@claudioruss

Dal Tottenham al Napoli il passo è breve. Un volo Londra-Napoli, uno dei tanti che partono da Gatwick ed arrivano a Capodichino. Ma la destinazione, per ora, è comune ad entrambe le città e si chiama panchina. Chi si è seduto sui comodi sedili del San Paolo è Vlad Chiriches, il difensore romeno arrivato sul finire di ritiro dal Tottenham. Circa 6 milioni per assicurarsi un ragazzone di 184 centimetri che, prima del suo arrivo agli Spurs, veniva tenuto in grande considerazione per il futuro. Poi gli infortuni han fatto il resto. Napoli per ripartire, per rilanciarsi. Non esattamente, ad oggi: cinque panchine su otto partite, di cui una saltata per problemi fisici.

Il 'conte Vlad', considerando che Sarri di fatto non 'vede' Henrique nelle sue risicate rotazioni in rosa, ha perso il posto in favore di Kalidou Koulibaly che, dalla sua, può contare su una dote - la velocità, principalmente - che gli ha permesso di scalare velocemente una posizione nelle gerarchie difensive, tanto da arrivare a far dichiarare a Sarri che, con l'apprendimento di un altro paio di movimenti, potrebbe aspirare anche al Barcellona. Eppure, riguardando alle tre prestazioni di Chiriches, non si riscontrano gravissimi errori: il Napoli di inizio stagione doveva ancora assimilare tutti i movimenti, specialmente quelli difensivi, ed in qualche occasione Chiriches ed Albiol hanno rischiato di farsi colpire in contropiede non avendo la velocità di piedi come dote fondamentale.

Soltanto 270 minuti totalizzati tra Sassuolo, Empoli e Legia Varsavia, ed in più una maglia da titolare fisso con la sua nazionale. Una continua battaglia alla ricerca di un posto nella squadra allenata da chi, un po' di tempo fa, affermava: "Il turnover mi sta sui coglioni". Non la migliore situazione per il 'conte Vlad' che, prendendo un aereo da Gatwick a Capodichino, si ritrova a lottare ancora per la continuità di impiego e di utilizzo. Quella che al Tottenham, causa infortuni, era mancata. E che al Napoli ancora non c'è, per ora.

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