De Laurentiis: "Dicono che il Napoli B sia scarso, ma l'Atletico Madrid vinse col 'Uallarito' Sosa. Non siamo 'maturi' per lo scudetto"

20.02.2016
15:50
Redazione

Ecco uno stralcio dell'intervista di Radio Goal ad Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli:

"Si parla di dipendenza da Higuain, ma tutte le squadre sono dipendenti dai propri campioni. Le due sconfitte non possono essere addizionate. Con la Juve abbiamo perso tre punti, ma con il Villareal non è successo niente: tutto si deciderà giovedì sera. Abbiamo giocato alla pari con la capolista del campionato italiano e con gli spagnoli che sono 4°. Eppure c'è sgomento, lì dove come è stato scritto oggi dovrebbe esserci una presa di coscienza. Il cosidetto Napoli B ha tenuto perfettamente il campo contro una squadra che pochi mesi fa ha battuto il Real Madrid. Il Napoli B non è formato da giocatori qualsiasi, ma da atleti che sarebbero titolari in tante squadre di Serie A: Strinic, David Lopez, Valdifiori. Mertens e Gabbiadini. Non si sa perché da qualcuno vengono considerati inadeguati. Viene considerato un club con una rosa scarsa, quando l'Atlético Madrid vinse il 14° era il 'uallarito' Sosa. Il problema è nelle nostre teste, annientate dalla paura. Non riusciamo a concepirci forti, il che è un inconveniente non da poco. Se un difetto c'è stato a Villareal, è difficile: non siamo entrati in campo con l'obettivo in testa. Giocare bene è importante. Se ci riflettiamo, lavoriamo da cinque anni che lavoriamo per certi livelli. Ora questo salto di qualità non può venire per lo spirito santo, non si vince e perde per caso ma siamo da lì Non è vero che o accade quest'anno o mai più. Siamo tra le squadre più forti, ma non ci percepiamo come tali: ci consideriamo come imbucati. Siamo a febbraio e siamo secondi, a un punto della Juventus. Abbiamo le energie per giocarcela in fondo fino alla fine, siamo noi che non abbiamo la maturità per arrivare in fondo fino alla fine per paura da perdere. Voglio un pubblico che si gioca sempre tutto, che non ha paura di niente. Quando leggo sui giornali che abbiamo un forte attacco ma che segniamo di meno col centrocampo e la difesa mi stupisco. Le squadre non sono mai omologhe, né per qualità dei giocatori e né per modulo. Quando si fa sempre l'esame a qualcuno paragonandolo ad altri, è sempre sbagliato. Siamo tutti diversi, con personalità differenti, situazioni ambientali diversi e non solo".

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