Delirio di una notte di inizio estate

10.06.2015
19:10
Marco Lombardi

di Marco Lombardi - Twitter: @marcolombardi24

Ufficialmente non è nemmeno iniziata, ma la sessione 2015 del mercato estivo ci ha già regalato numerosi spunti di riflessione, sia in chiave Napoli che per tutta la Serie A. La Juve infatti, prima ancora di finire la stagione e disputare la finale di Champions League aveva già acquistato Dybala e Khedira (quest’ultimo a parametro zero), bruciando la concorrenza di mezza Europa. Il Milan ha venduto il 48% delle sue azioni a Bee Taechaubol, rimpinguando (almeno sembra), le casse societarie e puntando in un sol colpo a Ibrahimovic, Jackson Martinez e Kondogbia grazie soprattutto all’aiuto del fondo Doyen Sports, con cui Mr. Bee intrattiene stretti rapporti. A seguire tra le big, Inter e Roma stanno iniziando a muovere i primi passi, così come il Napoli che ha però da risolvere ancora la questione più importante: ufficializzare il nuovo allenatore dopo l’addio di Benitez.

Dopo aver bloccato Reina a maggio e il Ds Cristiano Giuntoli nei giorni scorsi, l’ultimo tassello da completare ad oggi è quello del tecnico che sostituirà Don Rafè. Dopo aver ricevuto il rifiuto di Unai Emery nonostante un’offerta faraonica di quasi 4 milioni netti all’anno per l’allenatore del Siviglia, il patron azzurro Aurelio De Laurentiis ha incredibilmente virato su Maurizio Sarri scartando a piè pari le opzioni Spalletti e Prandelli, entrambi liberatisi rispettivamente da Zenit e Galatasaray. Dopo aver trovato un accordo di massima nella notte tra venerdì e sabato scorsi, i due hanno continuato a trattare fino all’altro ieri notte, quando la Fiorentina ha clamorosamente esonerato Vincenzo Montella. E come riferito da più parti, il presidente del Napoli ha colto la palla al balzo contattando immediatamente il tecnico nativo di Pomigliano D’Arco che ha però rifiutato le avances di De Laurentiis promettendosi di non allenare per un po’ e prendersi un periodo di pausa dopo essersi lasciato male con il club viola. E Sarri? Non deve avergli certamente fatto piacere una situazione simile, simbolo di una mancanza di lucidità da parte della società partenopea che nonostante l’addio di Benitez fosse ormai scontato già da mesi, si ritrova ancora senza allenatore al 10 di giugno. In attesa della firma sul contratto di Sarri quindi, abbiamo già assistito al primo “delirio” di una notte di inizio estate (di calciomercato, of course). 

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