Edu Vargas, emblema degli investimenti sbagliati: ci sono voluti quattro anni per coprire la spesa

21.08.2015
18:30
Lorenzo Sorianiello

Arrivò a Napoli celebrato come un campione, con un palmares importante alle spalle e una medaglia d'argento per il titolo di Pallone d'oro del Sudamerica, secondo solo a Neymar. Le premesse perché si rivelasse un fenomeno di qualità assoluta c'erano tutte e invece di Eduardo Vargas, a Napoli, resterà solo il rimorso per quegli 11 milioni di euro spesi per il suo acquisto nel dicembre 2011, che hanno fatto di lui l'emblema per eccellenza degli investimenti sbagliati.

Ad oggi, il cileno è tra i dieci calciatori più costosi di sempre nella storia della gestione De Laurentiis. Un dato assurdo se si pensa che al Napoli, in totale, ha disputato 28 partite e segnato solo 3 goal. Mazzarri non puntò mai veramente su di lui e così per il cileno ci fu un prestito dopo l'altro: Gremio, Valencia e Queens Park Rangers.

Oggi, finalmente, è arrivata la notizia della sua cessione: Vargas si trasferisce all'Hoffenheim a titolo definitivo e al Napoli andranno 6 milioni di euro più il 20% sulla futura cessione, non abbastanza per sopperire alla spropositata spesa fatta quattro anni fa per portarlo all'ombra del Vesuvio. Ai 6 milioni appena incassati, però, il Napoli potrà aggiungere i soldi incassati negli anni precedenti dai vari prestiti onerosi: 2,1 milioni dal Gremio, 1,5 milioni dal Valencia e 1,4 milioni dal QPR, per un totale complessivo di 11 milioni guadagnati fra prestiti e cessione, esattamente quanti ne spese Riccardo Bigon. Sebbene la sua cessione sia stata di primaria importanza in questa sessione di calciomercato, alla fine dei conti pare che il Napoli non guadagnerà e non ci perderà nulla. Certo è che non ne è valsa affatto la pena.

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