Bilanci parziali e percentuali 'bulgare': nel Napoli di Benitez c'è una 'strana' dipendenza

di Claudio Russo – twitter:@claudioruss

I numeri e le statistiche, nello sport, non sono tutto però possono aiutare, possono fornire chiavi di lettura diverse da un calcio piazzato o da una marcatura a uomo oppure a zona. Possono fornire spunti di discussione, a maggior ragione se si analizza il Napoli di Rafa Benitez.

MEDIA PARTITE/GIORNI - Ad oggi, 20 aprile, gli azzurri hanno giocato già 49 partite: facendo un rapido conto e partendo dal 19 agosto, giorno di Napoli-Athletic Bilbao, i ragazzi di Benitez hanno giocato in media una partita ogni 4,97 giorni contando anche il periodo di inattività a cavallo tra il 2014 ed il 2015 nei 244 giorni totali in questi otto mesi.

BILANCIO TOTALE - Il bilancio di queste 49 partite? Considerando che la Supercoppa di Doha e gli ottavi di finale di Coppa Italia hanno chiuso i tempi regolamentari sul risultato di parità, il bilancio conta 24 vittorie, 14 pareggi e 11 sconfitte. Parlando di percentuali, il Napoli ha vinto meno del 50% delle partite giocate quest'anno. 49% di vittorie, 28,5% di pareggi e 22,5% di sconfitte.

PERCENTUALI - Volendo analizzare competizione per competizione, in Serie A la percentuale di vittorie si abbassa al 48,4% con 15 vittorie in 31 match, mentre gli otto pareggi e le otto sconfitte valgono il 25,8% totale. Mettendo assieme Coppa Italia, playoff Champions e Supercoppa, il bilancio parla di una sola vittoria nei tempi regolamentari (14,3%), di quattro pareggi (57,1%) e due sconfitte (28,6%). Tutt'altra storia in Europa League, dove le undici partite giocate dal Napoli hanno fatto registrare otto vittorie (72,7%), due pareggi (18,2%) ed una sola sconfitta (9,1%).

RIMONTE - Su 49 partite giocate, il Napoli è stato protagonista in sole sette occasioni di rimonte fatte...o subite: sono due quelle riuscite, in Europa League contro Sparta Praga e Dinamo Mosca e entrambe da 0-1 concluse sul 3-1. Cinque quelle subite, quattro in campionato: con Palermo e Cagliari si è pareggiato 3-3 da una situazione di vantaggio sul 2-0, contro l'Inter si è subita una rimonta in casa da 2-0 a 2-2 e a San Siro una doppia rimonta (0-1, 1-1, 1-2, 2-2). In più il sanguinoso 0-1 -> 3-1 di Bilbao. Certamente non il ruolino migliore, insomma. Ma una spiegazione c'è.

CHI SEGNA PER PRIMO VINCE - Le statistiche si fanno sempre più interessanti: delle 24 vittorie totali del Napoli, in ben 22 casi gli azzurri hanno messo a segno il primo gol della partita. In campionato, quando il Napoli ha sbloccato il risultato, non si è mai perso: 15 vittorie (tutte) e 4 pareggi, percentuali del 79 e del 21%. Volendo allargare il cerchio a tutte le competizioni, il Napoli ha sbloccato il risultato in 27 partite su 49 ed è uscito vincitore 22 volte (81,5%). Una sola sconfitta, a Bilbao, quando il gol di Hamsik è stato sotterrato da Aduriz e Ibai Gomez.

SE NON SEGNI...NON VINCI - Totalmente differente è invece il ragionamento opposto, ovvero quello applicato alle partite in cui il Napoli non ha sbloccato per primo il risultato. Due vittorie, quelle contro Sparta Praga e Dinamo Mosca in rimonta, contro dieci pareggi e ben dieci sconfitte. Il dato più interessante è quello che riguarda il campionato, con quattro pareggi e otto sconfitte totali. Il Napoli, in campionato, non vince se non mette a segno il primo gol. 

DIPENDENZA OFFENSIVA - L'ultima statistica è quella che riguarda i gol messi a segno durante la stagione: al momento sono 84, una media di 1,71 gol a partita (che sale a 2,1 contando soltanto le 40 partite in cui il Napoli è andato in gol). Rafa Benitez è totalmente dipendente dai calciatori offensivi, perchè i trequartisti (Callejon, Mertens, Hamsik, De Guzman, Gabbiadini, Insigne) e gli attaccanti (Higuain, Zapata) hanno messo a segno 75 degli 84 gol totali (89,3%). Gli altri nove sono divisi tra autogol (4), difensori (3, Henrique-Britos-Koulibaly) e centrocampisti (2, Jorginho-Inler). Se l'attacco non gira, i risultati non arrivano. Semplice, no?

Vi proponiamo, in allegato, le tabelle realizzate da Giuseppe Cautiero per CalcioNapoli24.it.

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