
FOCUS - Ecco chi è Machach, lo svincolato a un passo dal Napoli: dalla testata come Zidane all'interpretazione alla Goretzka
Sono ore che le parole Zinedine e Machach vengono digitate nei motori di ricerca da tutta l'Italia, specie in Campania. Una notizia che, come
Sono ore che le parole Zinedine e Machach vengono digitate nei motori di ricerca da tutta l'Italia, specie in Campania. Una notizia che, come un fulmine a ciel sereno, squarcia la solita lista di mercato del Napoli, che annovera il sogno Chiesa, la speranza Verdi ed il probabile Ciciretti, per incidere un nuovo nome sulla bocca di tutti. Il Napoli sembra essere piombato con prepotenza sul 21enne. In questo focus ci concentreremo sulle sue doti, presentando l'apporto che potrebbe portare alla rosa di Sarri.
BIOGRAFIA - Nasce a Marsiglia il 5 gennaio del 1996. La madre è marocchina, il padre algerino e lui parecchio indeciso: non ha ancora collezionato nessuna presenza con le Nazionali. Fiero delle sue origini ma titubante, il 21enne ha momentaneamente posticipato la scelta, pensando a giocare a calcio. Talento naturale, si è forgiato a forza nel complesso stampo delle banlieue marsigliesi, dove ha cominciato a tirare poderosi calci al pallone. Non ci mette molto ad essere inglobato nel settore giovanile del Marsiglia, dove affina le sue doti. Nel 2014 passa al Tolosa, dove rimarrà fino al 2017.
DOTI TECNICHE - Nelle 38 partite che ha giocato tra i professionisti negli ultimi 3 anni, il 21enne ha segnato 3 gol e firmato 2 assist. Dal fisico poderoso, questo ambidestro di 185 centimetri vanta un controllo della palla invidiabile, tipico di chi cresce per la banlieue. Dovendosi confrontare con i tanti giovani stranieri, soprattutto africani, che popolano la Francia, il ragazzo ha imparato a controllare bene la palla, usando ogni grammo di forza per tenere il possesso e la posizione, senza cadere. Ufficialmente destro, calcia e dribbla indistintamente anche col mancino. La sua visione di gioco e la sua capacità di pulire le palle sporche per poi portarle nella trequarti avversaria sono proverbiali. Questo insieme di fattori lo rende simile al gioiello dello Shalke 04, Leon Goretzka.
RUOLO - Difficile inquadrarlo tatticamente. Centrocampista centrale, preferisce giocare come mezzala sinistra, ma in campo è davvero anarchico. Trequartista, seconda punta e spessissimo ala, il francese gioca diversi ruoli con efficacia e decisività. Non è velocissimo, cosa che potrebbe penalizzarlo sulle fasce, ma data la sua ottima tecnica di base ed il suo dribbling finissimo, potrebbe anche adattarsi in quel ruolo, sfruttando l strapotere fisico ai danni del malcapitato terzino di turno. Nei tre di centrocampo, predilige giocare a sinistra, come Hamsik, ma è un diamante ancora tutto da sgrezzare, e quindi piuttosto malleabile nelle mani di un tecnico esperto ed esigente.
LA NOTA DOLENTE - Tecnicamente e tatticamente non si discute, Zinedine è un giocatore molto interessante, soprattutto se arriverà al Napoli da svincolato. Ma è proprio questo il punto: perché è svincolato? E' settembre e dopo l'ennesima prestazione deludente di quella "testa calda" di Machach, Pascal Dupraz lo allontana dalla prima squadra. Gioca con la seconda squadra e, in un'amichevole, rifila una violenta testata all'allenatore Deniz Zanko, reo di non avergli fatto tirare i rigori. Il giocatore viene licenziato e da allora è senza squadra.
Il Napoli, prendendo questo centrocampista, potrebbe concludere un grande affare, mettendo sotto contratto uno dei talenti più interessanti del calcio francese, che ancora deve dimostrare di cosa è capace. Ma riuscirà la dirigenza e soprattutto Sarri a gestire questo vulcanico ragazzone e cucirgli un posto adatto affinché possa esprimersi ed essere utile alla squadra? Difficile dirlo per ora.
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di Antonio Anacleria