Il terremoto di Pamplona e l'esagerazione legata a Neymar: l'avventura di Berenguer, il pollito che piace a Giuntoli
Alex Berenguer, chi era costui? No, non certo un carneade. Anzi. Il nome caldo di questi giorni, per il Napoli, è quello di un giovane spagnolo nato nel 1995 - il quattro luglio compirà ventidue anni - che quest'anno ha brillato all'interno di una squadra mediocre come l'Osasuna, retrocesso in Segunda Division.
Al Napoli piace, racconta chi l'ha seguito da vicino quest'anno: ha una clausola rescissoria anche piuttosto bassa, di nove milioni di euro, e sul calciatore c'è anche l'Athletic Bilbao. La cui prima offerta da quattro milioni di euro più un altro legato ai bonus, tuttavia, è stata rifiutata. Al momento il Napoli non si avvicina certo al pagamento della clausola, anzi la cifra si aggira attorno ai sei milioni di euro più bonus.
Che tipo è Alex Berenguer? Giusto per fare una infarinatura, in attesa di sviluppi: un esterno offensivo di piede destro che può giocare su entrambe le fasce, un tipo esplosivo che ha uno dei suoi punti forti nel dribbling e nell'uno contro uno. Un tipo di giocatore che al Napoli servirebbe, altrochè. In qualche occasione è stato sacrificato anche in difesa, ma fare il terzino non è la cosa che sa fare meglio.
Nella stagione sciagurata dell'Osasuna, Alex Berenguer è stato uno dei migliori: certo, non ha avuto una continuità di rendimento impressionante ma ha avuto un buonissimo rendimento fondato su ventinove presenze in Liga, un gol e sette assist. Dovrà migliorare, perfezionarsi ed imparare dai migliori: il profilo giusto per il Napoli e per Sarri, sempre prodigo nel lancio di giovani talentuosi. Come profilo di gioco, ci siamo: l'Osasuna, nelle ultime ore, non ha fornito ulteriori novità ed aspetta che l'agente del calciatore porti in sede un'offerta concreta.
Un paio di curiosità su Berenguer: gli piace il basket americano ed il tennis del suo connazionale Rafa Nadal; i compagni di squadra lo chiamavano 'Pollito', mentre la mamma lo definiva da piccolo un 'terremoto' ("Non restavo mai quieto, rompevo sempre le palle a tutto il mondo", raccontò Alex nel 2016). Potrebbe essere l'ennesimo talento sbocciato nella 'cantera' dell'Osasuna, e visti i precedenti...magari. I suoi predecessori rispondono al nome di Javi Martínez - ora al Bayern Monaco - oppure César Azpilicueta (Chelsea), Nacho Monreal (Arsenal), Mikel Merino (Borussia Dortmund), Javi García (Zenit San Pietroburgo) e Raúl García (Athletic Bilbao).
Volendo proprio esagerare, basta andare a riprendere le dichiarazioni di Enrique Martín, allenatore dell'Osasuna nel 2015-2016: "In futuro sarà un calciatore molto costoso, tra quelli del suo ruolo. Lo dico perchè sono convinto che sia speciale, come Neymar e pochi altri...". Per il momento costa nove milioni, il toretto di Pamplona.
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