Il problema non è Juan Jesus, ma chi l'ha trasformato da cambio a titolare irremovibile: è nel 25% di gol subiti (e 4 punti persi)

29.04.2024
18:40
Redazione

Tutti gli errori difensivi di Juan Jesus con il Napoli nella stagione 2023 2024

Ultime notizie Napoli - Il problema non è Juan Jesus, ma al brasiliano è capitato tante volte di essere parte del problema. Il Napoli lo acquistò per completare il reparto difensivo del primo Luciano Spalletti, perchè serviva un centrale di piede sinistro e lui era svincolato. Con la partenza di Kim, con l’acquisto di Natan, con le incertezze che hanno relegato Ostigard ad un ruolo da comprimario (e comunque salito da 11 a 30 presenze, da 695 a 1674 minuti di utilizzo), Juan Jesus è assurto ad un posto da titolare al fianco di Rrahmani, passando da 19 presenze e 1253 minuti a 29 match e 2549 giri d’orologio. Il problema non è Juan Jesus, ma chi ha operato sul mercato e l’ha reso dall’essere cambio d’esperienza a titolare irremovibile.

Che un calciatore abbia dei limiti è normale, li hanno tutti. Li ha anche Juan Jesus, così come li hanno dimostrati Rrahmani, Ostigard e Natan. Il brasiliano, ieri contro la Roma, è finito di nuovo al centro delle critiche dopo esser stato protagonista di entrambi i gol giallorossi: prima con il fallo ingenuo su Azmoun che ha portato al rigore segnato da Dybala, poi perdendo di vista Abraham, che alle sue spalle ha trovato il 2-2 finale, dopo averlo messo in offside (è Di Lorenzo a tenerlo in gioco). Non è stata l’unica volta che Juan Jesus è stato protagonista in un’azione che ha visto il Napoli subire gol. Sono nove le partite, in tutto.

Nel girone d’andata, alla quarta giornata contro il Genoa, sugli sviluppi di un corner è in ritardo di marcatura su Mattia Bani, che porta il Grifone in vantaggio. Alla sesta, contro l’Udinese, è l’ultimo uomo e viene messo a sedere da Samardzic al termine della serpentina serbo-tedesca. Così come viene dribblato alla giornata numero 14, quando è Barella a trovare il varco davanti a JJ. Due partite più tardi, con il Cagliari, Pavoletti gli ruba il tempo in area di rigore e va a colpire a rete. E alla diciannovesima, nel disastro di Torino, Buongiorno su calcio d’angolo gli sale in testa per battere in porta il 3-0.

Girone di ritorno, Cagliari-Napoli: due punti persi a seguito della sua valutazione errata sul lancio di Dossena, invece di intervenire sul pallone lo lascia rimbalzare in area di rigore e permette a Luvumbo di pareggiare a tempo praticamente scaduto. Poi nel giro di tre partite il resto: con l’Atalanta, sullo 0-1, resta sulla linea di porta e non accorcia su Miranchuk. Sullo 0-3, invece, non riesce ad opporsi a Koopmeiners; con il Monza si fa anticipare da Djuric in avvio, poi sul 2-3 lascia troppo spazio a Colpani che calcia nello specchio. Infine ieri, Azmoun e Abraham. Tante volte protagonista, ma il problema non è Juan Jesus bensì chi lo ha reso, con le proprie mosse, un titolare fisso dopo averlo acquistato per completare il reparto.

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