Partenza sprint nel primo, distratto nei secondi 45': due chances con la Juve per l'inversione di tendenza...

28.03.2017
11:10
Manuel Guardasole

di Manuel Guardasole - Twitter: @MGuardasole

Lo dicono le statistiche, lo dice il campo, ma non può essere motivo di vanto: ci sono due Napoli in Serie A, quello versione partenza sprint dei primi tempi e quello distratto e sprecone nelle seconde metà di gara. Lo abbiamo visto ad Empoli proprio nell'ultima gara prima della sosta, con il 3-0 senza troppi dubbi (e con un rigore fallito da Dries Mertens)  dei primi 45' e con il 3-2 finale, che negli ultimi minuti stava mettendo a rischio i tre punti conquistati dalla squadra di Maurizio Sarri, così come contro il Real Madrid al San Paolo (1-0 primo tempo, 1-3 finale).

MALEDETTO SECONDO TEMPO... - Ma non è, purtroppo, un caso isolato. Se infatti confrontiamo le due classifiche, che tengono conto dei risultati maturati soltanto nei primi tempi da una parte e quelle dei secondi 45' dall'altra, è evidente la difficoltà degli azzurri a gestire la gara nel secondo tempo, magari dopo aver maturato nella prima metà di gara un vantaggio. Impressionante la differenza di gol subiti: soltanto 9 nei primi tempi, addirittura 23 reti subite nella ripresa, mentre c'è un discreto equilibrio fra i 29 gol segnati nella prima metà di gara e i 39, dieci in più, realizzati nel secondo tempo.

Se le gare, utopisticamente parlando, finissero al 45', inoltre, il Napoli sarebbe a sole 3 distanze dalla vetta, giocandosi da protagonista la lotta scudetto punto a punto con Roma (che sarebbe a 56 punti) e Juventus (addirittura seconda con 54 punti): gli azzurri avrebbero 53 punti, uno solo in meno rispetto ai bianconeri. La squadra di Sarri sarebbe addirittura ottava in classifica se, sempre giocando con queste utopiche classifica, giocasse soltanto i secondi 45' delle gare di Serie A, con 47 punti conquistati rispetto ai 63 della Juventus e ai 57 della Roma, che conducono anche quest'altra classifica, mostrando, a differenza del club partenopeo, un certo equilibrio fra la gestione di entrambi i tempi dei match del campionato.

PROPRIO CON LA JUVE... I precedenti sono preoccupanti, ed è proprio da questa gara che bisogna ripartire con un'inversione di tendenza, su di un fattore su cui Maurizio Sarri può certamente lavorare, soprattutto nella testa dei calciatori azzurri. Infatti nelle ultime 4 gare contro i bianconeri, tutt'e quattro le sfide dell'era Sarri per intenderci, il Napoli ha subito tutti i gol nel secondo tempo, mantenendo l'equilibrio o addirittura dominando i primi tempi: due volte i primi 45' si sono chiusi sul risultato di 0-0, mentre nelle altre due gare, quella di febbraio 2017 di Coppa Italia e al San Paolo lo scorso anno (2-1), gli azzurri sono andati al riposo in vantaggio per 1-0.

Nei secondi tempi invece, sono arrivati i 3 gol con il risultato finale di 3-1 nell'andata di Coppa Italia, le reti di Bonucci e Higuain nel 2-1 allo Stadium di ottobre, la pesantissima rete di Zaza all'88' nella partita chiave della scorsa stagione terminata proprio 1-0 a Torino e infine la rete di Lemina al San Paolo nella vittoria per 2-1 degli azzurri di settembre 2015. Necessaria un'inversione di tendenza, il Napoli ha ben due chances, proprio contro la Juventus ed entrambe al San Paolo, per dimostrare il salto di qualità mentale...

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