L'agente di Maradona assolto dal Tribunale: le indagini erano partite da quel servizio de Le Iene

01.03.2019
22:30
Redazione

Il fatto non costituisce reato. E' stata accolta la tesi difensiva sostenuta dagli avv.ti Sergio Rotundo, Mariantonietta Iorfida e Gianmichele Bosco, tutti del foro di Catanzaro , legali di Stefano Ceci che assieme al dott. Massimiliano Toriello commercialista napoletano in materia tributaria a cui veniva contestata l'evasione Irpef per qualche centinaio di migliaia di euro per gli anni 2013 e 2014. Il Gup di Catanzaro, in sede di rito abbreviato, ha ritenuto quindi che la condotta di Stefano Ceci non fosse illecita. Il Ceci è conosciuto in tutta Italia per essere il procuratore di Diego Armando Maradona. Da qui trae origine un servizio televisivo de "Le Iene" relativamente ad un possibile trasferimento di denaro all'estero. Partono così le indagini e il Ceci si ritrova indagato perchè, a dire dell'accusa, emetteva o rilasciava fatture per operazioni soggettivamente inesistenti relativamente alla cura dell’immagine di Maradona attraverso la società C&C srl il cui amministratore unico era proprio il Ceci. Dopo cinque anni si può affermare che l'operato che Ceci svolgeva per conto di Diego Armando Maradona è stato ineccepibile. Per fortuna, però, i processi si fanno nelle aule di Tribunale seppur quelli mediatici ancora hanno un effetto devastante ed in questo caso un Giudice ha stabilito che nessuna evasione e nessuna operazione soggettivamente inesistente è stata posta in essere ma la condotta del Ceci, ora si, deve considerarsi lecita!
 

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