L'arrivo contestato, lo sgarro al nuovo compagno e quel selfie amaro... adios, Mariano!

08.09.2015
21:30
Pasquale Cacciola

Il richiamo di casa non ha eguali, si sa. Soprattutto in Sud America. Se poi si passa dall'essere il portiere titolare al quarto delle gerarchie e si è agli sgoccioli di una carriera, tutto diventa molto più semplice. E così Mariano Gonzalo Andujar lascia Napoli dopo un anno e mezzo, da quel 28 gennaio 2014 quando fu annunciato a sorpresa. Un addio scontato, adesso. E anche comunicato. Poi oggi l'ufficialità: trasferimento all'Estudiantes in prestito con diritto di riscatto fissato a 500 mila euro. Una cifra irrisoria, il gigante torna nella sua Argentina. Lì dove ha lasciato il ricordo di un titolo nazionale e soprattutto di una storica Coppa Libertadores. 

Napoli saluta un professionista eccezionale, una grande persona. Eppure, il suo approdo all'ombra del Vesuvio non fu preso di buon grado dalla piazza. Il suo arrivo preannunciava infatti lo scenario che si è poi concretizzato: l'addio di Pepe Reina. Del resto, era già tutto prestabilito nei programmi del club: lo spagnolo avrebbe fatto appena da chioccia a Rafael al suo primo anno italiano, poi sarebbe stato il brasiliano il portiere del futuro. Serviva quindi un secondo profilo dalla grande esperienza, la scelta ricadde sull'estremo difensore argentino e l'operazione fu conclusa con grande scioltezza e rapidità grazie alla forte volontà di Jorge Cysterpiller, ex manager di Maradona e agente dell'ex Catania. 

15 le presenze totali in azzurro, l'esordio in Europa League e poi la chiamata d'urgenza diventando inamovibile. Inizia bene, ma alla lunga peserà anche su di lui il fantasma di Pepe. In ogni caso, diversamente dal collega, spicca per impeto e personalità e darà un'iniezione di fiducia importante all'avvio. Come nella notte magica in Coppa Italia contro l'Udinese, rendendosi protagonista ai calci di rigore neutralizzando in particolare il tiro decisivo di Allan, suo prossimo compagno di squadra. Da registrare anche un bell'episodio che lo ha riguardato nello scorso settembre: perse il portafogli in un noto centro commerciale, un tifoso lo ritrovò e gli restituì tutto mettendosi in contatto con la società. Umile e disponibile, sempre a servizio dei sostenitori per firme e autografi. L'unica macchia fuori dal campo, se vogliamo, resta quel famigerato selfie post Napoli-Lazio mai digerito dai tifosi ancora nel pieno della sofferenza. Ma in ogni caso, merita senza dubbi l'in bocca al lupo di una città che ha vissuto in pieno e onorato sin dal primo giorno... Adios, Mariano! Buena suerte!

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