La follia del 17 giugno: poi non prendetevela coi tifosi...

01.06.2020
21:35
Marco Lombardi

Finale Coppa Italia, la data del 17 giugno fa discutere tutto il mondo del calcio italiano

Dopo oltre 3 mesi il campionato di calcio in Italia è pronto a ripartire. In questo lasso di tempo l'Italia e il mondo intero hanno vissuto una delle crisi sanitarie più importanti della storia, seguita di pari passo anche da una forte crisi economica che purtroppo porterà strascichi ancora per molto tempo. Soprattutto nel nostro paese. Ed è proprio per questioni economiche che in Italia, così come in Germania, Spagna e Inghilterra, i campionati di calcio della massima serie sono ricominciati o sono pronti a ricominciare. 

A partire prima di tutti è stata la Germania il 16 maggio scorso, con la Spagna pronta a ricominciare il campionato l'11 giugno, mentre in Inghilterra l'avvio è previsto per il 17 giugno. Tra le big four, l'ultima a tornare in campo con il campionato sarà l'Italia il 20 giugno. Ma il pallone tornerà a rotolare già una settimana prima in terra italica, grazie alla Coppa Italia

Coppa Italia stadio Olimpico

Finale Coppa Italia 2020, la data fa discutere

La competizione che inizialmente sembrava essere destinata addirittura ad essere annullata per la stagione 2019-2020, o per lo meno ad essere disputata a fine luglio/inizio agosto, sarà invece la prima ad essere giocata e conclusa. Ebbene sì, perché non solo saranno disputate le due semifinali di ritorno con Napoli-Inter e Juventus-Milan (in programma il 12-13 o 13-14 giugno, data ufficiale ancora da definire), ma anche la finale in cui sarà assegnato il trofeo in programma il 17 giugno. Decisione, quella della Lega e del Governo, che ha suscitato sconcerto in tutto il mondo del calcio. I motivi sono molteplici, nonché banali. Anche un bambino arriverebbe a capire che assegnare un trofeo alla seconda partita utile dopo 3 mesi di stop forzato causato da una pandemia non è un'idea felice. 

Inoltre c'è un problema che sembra nessuno si sia posto. Il fatto che si disputi una finale, tra l'altro a porte chiuse senza la possibilità di assistere al match dal vivo, creerà notevole interesse nel match in tutta la popolazione di tifosi italiani, soprattutto ovviamente per le tifoserie delle squadre ipotetiche finaliste (Napoli, Juve, Milan e Inter).

Tifosi che quindi saranno tentati dal creare gli ormai noti assembramenti nelle piazze, nelle strade e fuori a locali, bar, pub, ristoranti con la speranza di poter vedere la partita insieme ad amici e altri tifosi della propria squadra del cuore. Inoltre, si è pensato a cosa potrà succedere dopo il fischio finale della gara con l'assegnazione del trofeo? Pensare, ad esempio, che la tifoseria napoletana non scenda in strada a festeggiare la vittoria di una Coppa Italia è utopia. Soprattutto dopo i gli oltre 2 mesi e mezzo di lockdown e gli oltre 3 mesi di astinenza da calcio. Lo stesso dicasi anche per i tifosi di Inter e Milan, discorso diverso invece (oggettivamente) per i tifosi della Juve che ormai già da qualche anno quasi non festeggiano le vittorie in Coppa Italia. 

Insomma, tutto sembra fuorché una decisione saggia quella di far giocare la finale di Coppa Italia il 17 giugno. Poi non prendetevela con i tifosi se dovessero crearsi situazioni che andranno in contrasto con le disposizioni anti Covid-19...

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