Marko Rog, centrocampista croato del Napoli
Marko Rog, centrocampista croato del Napoli

La pazienza di Marko, un match completo in cinque mesi

11.04.2018
17:30
Claudio Russo

Al minuto novantatrè di Napoli-Chievo ha esultato anche lui, con un pensiero che lentamente si sarà fatto largo nella sua mente: se è

Al minuto novantatrè di Napoli-Chievo ha esultato anche lui, con un pensiero che lentamente si sarà fatto largo nella sua mente: se è capitato a lui, perchè non può capitare anche a me? Effettivamente, pensandoci, potrebbe essere andata così per Marko Rog. L'uomo degli ultimi minuti, nel Napoli della stagione 2017/2018.

IL PARAGONE ED IL CALO GIUSTIFICATO

Nella scorsa stagione, quella dell'arrivo e dell'acclimatamento in un campionato diverso e con un 'regime alimentare' - quello italiano - a detta di Sarri da adeguare a quello del Belpaese, per il croato di Nedeljanca gli spazi non sono stati tantissimi: 591 minuti in 19 presenze, con una media d'utilizzo di circa 31 minuti di media. Numeri che in Serie A si sono fermati a 374 minuti in 15 presenze con una media utilizzo di 24,9 minuti. E se guardiamo a quest'annata? Con il rendimento di Allan balzato alle stelle, gli spazi per Rog si sono ristretti ancora di più: ad oggi le presenze sono aumentate a 32 ma il minutaggio non arriva a 600 minuti: sono 583 in tutti, per una media di 18,2 minuti scarsi per presenza. In Serie A ancora peggio: 214 minuti suddivisi in 23 partite, per una media di 9,3 minuti. 

UNA PARTITA INTERA IN CINQUE MESI

L'utilizzo stagionale di Marko Rog può essere definito una inezia: l'utilizzo massimo risale all'1 e al 25 ottobre, con diciannove minuti in campo contro Cagliari e Genoa. Esageriamo, proviamo ad arrivare ai novanta minuti classici di una partita, nel caso dell'ex Dinamo Zagabria dobbiamo sommare i minutaggi delle ultime quattordici presenze. Dal 18 novembre all'8 aprile, in 148 giorni, i minuti totalizzati in campionato sono 89 (nelle altre competizioni - stesso lasso di tempo - i giri di lancette sono 313: tre eliminazioni, però). 

PRIVILEGI ED APPROCCIO

Che pazienza. Ce ne vuole, eccome se ce ne vuole. In compagnia del suo amico Piotr Zielinski, sperando di ripercorrerne le tracce acquisendo spazi su spazi. Aspetta tranquillo, come affermato nei mesi scorsi a Sportske Jutarnji:

"Felice del mio ruolo? E' un privilegio ed un onore essere parte di questo club, a maggior ragione visto il rendimento. Certo, ogni giocatore vorrebbe giocare di più ed io non faccio eccezione: devo sfruttare tutte le occasioni. Sarri mi ha sempre dimostrato il suo apprezzamento: conta su di me, dopotutto al momento del trasferimento è stato lui a volermi nella sua squadra. Sono irruento? E' l'unico modo in cui posso giocare, non sono uno di quelli che sono irruenti perchè giocano non dall'inizio oppure negli ultimi minuti"

Marko Rog attende il suo momento e spera di vivere un attimo come quello di Amadou Diawara (che, senza squalifica di Jorginho, non avrebbe mai visto il campo). Forse si accontenterebbe di giocare più dei nove minuti di media in Serie A: difficile farlo con gli Allan e i Callejon di quest'anno. Anche a De Laurentiis, probabilmente, piacerebbe vederlo in campo visti i milioni spesi. Questo però è un altro discorso, esula dal risultato del campo che dà ragione a Sarri.

di Claudio Russo - Twitter @claudioruss

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