Nuovo San Paolo color-Olympiastadion, sinergia totale tra Comune e Napoli per rifare una struttura impresentabile

28.01.2015
17:10
Redazione

di Claudio Russo – twitter:@claudioruss

Aurelio De Laurentiis l'aveva annunciata qualche giorno fa, la riunione tenuta oggi tra il Comune di Napoli e i rappresentanti della SSC Napoli (plausibilmente l'Head of Operations Alessandro Formisano e Andrea Chiavelli, ossia 'l'uomo dei contratti'). E sembra andata decisamente bene, almeno sentendo le parole dell'assessore allo Sport Ciro Borriello a Kiss Kiss Napoli.

"I temi sviscerati sono stati tanti. Il Napoli era molto propositivo, c’è grande dialogo col Comune e questo ci tranquillizza. Una società che vuole investire fa bene alla città, siamo soddisfatti di quest’incontro. C’è tanto da lavorare, più si lavora e più si crea qualcosa di straordinario": le parole dell'assessore non possono che far piacere, considerando che poco più di un mese fa De Laurentiis e De Magistris si tiravano gli stracci in diretta sulla RAI nel post-Supercoppa. Poi è ovvio, fin quando non si vedranno firme ed annunci ufficiali le parole resteranno tali. Ma l'inizio è già qualcosa, forse. 

Sinergia, allora. Un San Paolo da migliorare, ma non da ricostruire. Purtroppo, dovremmo aggiungere. Perchè i lavori da fare sono tantissimi, dai sediolini da rifare totalmente (in blu? Farebbe molto Olympiastadion di Berlino come potete vedere dall'immagine realizzata da Giuseppe Cautiero) ai bagni che dovrebbero essere distrutti e ricostruiti perchè scandalosi, anche per la semplice igiene: le condizioni attuali permettono di dire, in tutta franchezza, che i servizi fanno pena se non schifo considerando anche il fatto che sono 'unisex', con le donne costrette ad avere qualcuno fuori la porta per evitare qualsiasi genere di problema.

Impossibile parlare dei parcheggi, dei quali vi abbiamo raccontato otto mesi fa: costruiti non a norma, uno spreco di fondi vergognoso che ha portato barboni, drogati e prostitute ad accaparrarsi gli spazi destinati a delle macchine mai entrate o parcheggiate. Difficile, poi, pensare al cambio di una copertura che fa acqua da tutte le parti...realmente! Per fare un esempio, almeno per quanto riguarda la tribuna stampa: alcune postazioni sono inaccessibili perchè rivoli d'acqua cadono dalle fenditure, e non è una novità vedere ombrelli aperti pur di salvaguardare computer e attrezzature tecniche.

L'assessore Borriello specifica a Kiss Kiss Napoli: "Inizio dei lavori? Ci saranno tempi tecnici da rispettare, ma alla società abbiamo detto che aspettiamo le loro valutazioni progettuali. C’è sinergia su tutto, anche su quegli aspetti burocratici. E’ stata una buona giornata di sport". Possibile che si vada all'apertura al primo giugno, come annunciato da De Laurentiis? Sarebbe un primo gesto realmente positivo, conta poco poi sapere quale sarà il nome della struttura che nel cuore dei tifosi del Napoli resterà sempre San Paolo, quello in cui hanno visto Maradona e gli scudetti, Cavani, Benitez, Higuain e la Champions.

Poi, certo, il sogno di tutti era quello di vedere la pista d'atletica scomparire per avvicinare gli spalti al campo, creare un unico anello e rendere lo stadio un catino infernale (anche a costo di rinunciare ad un po' di posti). Invece no: "Pista d’atletica? Bisogna ragionarci, ma credo ci sarà ancora". Un'occasione persa, ma d'altronde la struttura pur essendo utilizzata in maggior parte dal Napoli non è di proprietà di De Laurentiis, che a quel punto avrebbe potuto farci quello che vorrebbe: skybox per gli sponsor, uffici, negozi. 

Bisognerà accontentarsi, dunque. Almeno le dichiarazioni delle due parti fanno trapelare un deciso ottimismo, magari nel giro di due-tre anni non ci si dovrà più vergognare di ospitare Arsenal, Borussia Dortmund, Chelsea e Manchester City, o vedere il Paris Saint-Germain letteralmente scappare via dopo l'amichevole estiva. Basterà accontentarsi di uno stadio che ogni anno non debba ricorrere a lavori urgenti per ottenere deroghe dalla UEFA, ad ombrelli per coprirsi da coperture fantasiose, a bagni con una parvenza di presentabilità, ad uno stadio che possa essere definito davvero così e non un accozzaglia di cemento e ferraglia impresentabile.

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