Quando la matematica non è un'opinione…

Chi, ad inizio stagione, era preoccupato dopo l’arrivo di Sarri sulla panchina azzurra per il rapporto che avrebbe dovuto instaurare con i big dell’attacco partenopeo, il tecnico toscano ha risposto sul campo insieme ai suoi bomber: Lorenzo Insigne (8 gol totali), Dries Mertens (7 gol totali), Josè Callejon (6 gol totali), Manolo Gabbiadini (5 gol totali) ma soprattutto Gonzalo Higuain (16 gol totali), la punta di diamante dello schieramento offensivo del Napoli passato in corso d’opera dalle 2 alle 3 punte, capaci di mandare al manicomio quasi tutte le difese affrontate. Solo in 3 gare sulle 25 giocate infatti il Napoli è rimasto a secco di gol (contro Carpi, Genoa e Roma), risultando invece devastante nelle altre 22 partite. Tanto che Aurelio De Laurentiis ha voluto spingere ancora più in alto l’asticella per spronare i suoi giocatori, parlando recentemente di una sua voglia di vedere il Napoli segnare ancor più gol. Detto fatto.

La risposta è arrivata immediatamente contro il Verona in Coppa Italia, con il Napoli che rifilato 3 reti ai gialloblu, sprecando tra l’altro anche un’occasione dal dischetto di rigore con Marek Hamsik. 3 gol che hanno così accresciuto ancor di più la media gol e il bottino degli azzurri tra le competizioni giocate. Numeri impressionanti che danno manforte alla tesi di Sarri, che ieri ha sbottato così in conferenza: “Ho letto da qualche parte che se non segna Higuain non segna il Napoli, eppure i dati dicono altro. Abbiamo fatto trentaquattro gol casalinghi, una media di quasi tre gol e qualcuno sfida la matematica”. Diamo quindi uno sguardo a questi dati preannunciati da Sarri:

Numeri che, in proiezione, andrebbero a superare anche i 104 gol in stagione totalizzati nell'era Benitez. Quando la matematica non è un'opinione...

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