Reato penale in Juventus-Roma? Ecco cosa ha deciso la procura di Roma

30.10.2014
19:50
Redazione

Un esposto di un'associazione dei consumatori ha visto Juventus-Roma come un condizionamento dei mercati azionari. Fatto noto da qualche giorno, con la Procura di Roma che ha così aperto un fascicolo riguardo la gara vinta dai bianconeri in mezzo alle polemiche per l'arbitraggio di Rocchi.

Il responso? Aggiotaggio? Ipotesi insussistente. Questa la valutazione fatta dalla procura di Roma. Secondo gli inquirenti non ci sono legami tra le decisioni del direttore di gara e l'andamento dei titoli di borsa dei due club. Il fascicolo processuale aperto nei giorni scorsi è quindi destinato ad essere archiviato.

Assotutela, l'associazione che aveva gridato all'aggiotaggio, aveva così esposto le proprie ragioni: "L'incontro veniva gestito con palesi errori che condizionavano l’andamento della gara fino al risultato finale. Prima il rigore a favore della Juventus fischiato per un fallo di mano avvenuto fuori dall’area di rigore, poi, al minuto 46:24 e quindi fuori del tempo regolamentare, in favore della Juventus veniva fischiato un nuovo calcio di rigore per un fallo commesso ancora una volta fuori dall’area. E infine, all'86', Bonucci realizzava il goal della vittoria, pur essendo l’azione condizionata da un’evidente fuorigioco del calciatore Vidal".

Si era passato dunque all'analisi della Borsa: "L’evidenza di tali fatti di gioco, condizionati da palesi errori del direttore di gara, il giorno successivo provocava della conseguenze anomale sull’andamento del mercato azionario. Le azioni dell’A. S. Roma chiudevano la giornata con una perdita del 4%, mentre quelle della squadra piemontese beneficiavano di un aumento dell’1%".

Una tesi di aggiotaggio scardinata dalla Procura romana. Un capitolo in più della partita più lunga dell'anno, destinata a far parlare di sè per anni. Come Inter contro Juventus del 1997/1998, probabilmente. Forse non così tanto, ma sempre su quella scia. (goal.com)

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