Ritorna lo storico problema della sinistra...
On Twitter @A_SarahMorlando
E' chiaro, palese, indiscutibile. La stagione del Napoli era iniziata col dubbio Mertens-Insigne, ma è bastato poco per fugare ogni possibile incertezza. Dopo un inizio non brillante, come del resto per tutta la squadra, il campo ha dato ragione ad Insigne, titolare inamovibile. Salvo poi lasciare il posto al suo vice, Mertens, in alcune sfide di Europa League o campionato. Stesso discorso per Faouzi Ghoulam: arrivato nel mercato di riparazione della scorsa stagione dopo l'infortunio, il primo, di Zuniga, l'algerino è riuscito non solo ad integrarsi sin da subito ma soprattutto ad essere determinante senza far sentire minimamente, per alcuni tratti, l'assenza del colombiano. Anche per lui un inizio sottotono, reduce anche dal Mondiale, ma Faouzi è presto tornato ad esser la freccia di sempre. I problemi sono riemersi quando la frattura al braccio post-Bilbao ha palesato nuovamente l'emergenza, con Benitez che ha tirato forzatamente dal cilindro Britos sulla fascia. Con Zuniga ancora fermo, urge comunque una soluzione.
UNA CHANCE – Che Mertens sia un talento è altrettanto indiscutibile ma il campo dà verdetti diversi. Benitez, rispetto alla scorsa stagione, ha preferito fare affidamento su caratteristiche diverse da quelle dell'esterno belga. La sua funzionalità al tipo di gioco chiesto da Benitez è venuta man mano a mancare. Sacrificio allo stato puro, corsa, senza l'ossessione del gol, al servizio della squadra e dei goleador là davanti creando in un lampo quella superiorità numerica come in pochi sanno fare. La capacità di fare entrambe le fasi, indispensabile per Benitez: queste le caratteristiche che hanno reso Insigne un punto fondamentale del Napoli. Ora toccherà a Mertens dimostrare che, nonostante non sia un clone di Insigne, può dare il suo apporto alla squadra ed essere determinante, se necessario sacrificarsi al punto tale da non far rimpiangere il talento di Frattamaggiore. Perché il Napoli è già tornato sul mercato e le insidie sono dietro la porta. Il senso del gol e la fiducia di Benitez non gli mancano, l'appoggio della tifoseria è sempre stato altissimo. Da valutare se potrà essere già a disposizione domenica contro il Cagliari o se, a causa dello scontro subito durante la partita con la nazionale, sarà in via precauzionale lasciato a casa o in panchina. L'esito della Tac non ha evidenziato lesioni ossee e nei prossimi giorni potrebbe tornare già in campo. Benitez non ha alternative di ruolo ma solo altri giocatori da adattare, la speranza è che il belga possa tornare in campo quanto prima. Vai Dries, tocca a te...
UNICA SOLUZIONE - Una sinistra sfortunata, non è politica. E' calcio. Se sulla corsia destra, con un po' di fatica, riescono ad alternarsi Maggio, Henrique e Mesto (rientrato nell'ultima settimana), sull'altra sponda non va altrettanto bene. Il brasiliano, arrivato anche lui nel mercato di riparazione della scorsa stagione, aveva dato man forte a quel reparto fino a diventarne il titolare. Le alternative ci sono, al di là del livello tecnico, e Benitez può ancora tirar avanti finché non ci sarà un completo restauro del reparto. I rumors del non rinnovo di Maggio e Mesto in effetti aprono nuovi scenari ma sarà tutto rimandato a giugno. Il problema, più che altro, è a sinistra: Ghoulam non ha fatto rimpiangere Zuniga, ma l'imminente partecipazione del calciatore franco-algerino alla Coppa d'Africa piomba sul Napoli come un macigno. Zuniga aveva recuperato. Sì, aveva. Adesso l'infortunio è ritornato prepotentemente. I tempi di recuperano non sono certi, così come non sono certe le condizioni in cui il colombiano tornerà in campo. L'unica alternativa resta, e resterà fino a gennaio, Britos almeno finché Ghoulam non rientrerà dalla Coppa sudafricana. Il Napoli corre seriamente il rischio di trovarsi al giro di boa con il solo Britos e, forse, Zuniga.
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