Sousa esclude Ilicic, la profondità prende il posto del fraseggio. Ecco come cambia la Fiorentina in vista del Napoli

29.02.2016
16:30
Leonardo Vivard

Il probabile 11 titolare di Paulo Sousa muta di partita in partita, ma nelle ultime gare il tecnico viola sta preferendo il neo acquisto Cristian Tello a Josip Ilicic. Gli addetti ai lavori riportano di una Fiorentina volta ad intraprendere questa scelta anche contro il Napoli, ma cosa cambia dal punto di vista tattico per i viola? 

Con Ilicic, Sousa può contare su un fraseggio stretto, caratterizzato da grande possesso palla e passaggi a breve distanza. E' un giocatore che ama accentrarsi piuttosto che puntare alla linea di fondo per servire Kalinic in area. Dunque stiamo parlando di una fase di gioco estremamente più concentrata nella zona centrale di campo. Ma soprattutto verrebbe a mancare qualcosa dal punto di vista della corsa sulle fasce, perchè l'ex Palermo è dotato sì di grande tecnica, ma manca qualcosa sotto l'aspetto della quantità e dell'applicazione tattica.

E allora cosa c'è da aspettarsi da Tello? Sicuramente molta più rapidità, è un giocatore che fa della velocità e dell'uno contro uno le sue armi migliori. Ha gamba ed è più imprevedibile dal punto di vista dei dribbling rispetto all'ex Palermo. Ma c'è da star tranquilli che, a differenza dello stesso Ilicic, si sacrificherà molto di più in fase di ripiegamento. Questo si tradurrà in una duplice arma per Paulo Sousa che così potrà contare su un attacco a tre (insieme a Kalinic e Bernardeschi) ed una linea di centrocampo quasi a cinque. Già perchè in fase di non possesso la Fiorentina potrebbe far abbassare entrambi gli esterni Tello e Bernardeschi insieme al trequartista Borja Valero che si appoggerà sulla linea di mediani composta da Badelj e Vecino. 

Le varianti tattiche della Viola, dunque, sono molteplici. Ma nella seconda opzione per il tecnico ci sono più frecce nel proprio arco. Una squadra stretta e compatta come il Napoli potrebbe andare in difficoltà con esterni di gamba veloci quali Bernardeschi e Tello. Non perchè questi siano qualitativamente migliori, ma perchè potrebbero allargare le maglie dei difensori azzurri proprio per gli inserimenti dei centrocampisti. Il lavoro sugli esterni sarà fondamentale, e la chiave di volta tattica potrebbe essere chi riesce a tener bassi le ali avversarie, cosa che, ad esempio, contro la Juve agli azzurri è riuscita meno. 

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