Staffetta verdeoro? Tutto sul pupillo di Giuntoli, sul tetto del mondo con Uvini e in debito con Rafael
"O futebol é uma caixinha de surpresas", eh già. In Brasile hanno proprio ragione. Del resto chi si sarebbe aspettato una nuova idea verdeoro per la porta dopo l'annata grigia di Rafael. Eppure l'ipotesi di una staffetta tutta brasiliana all'ombra del Vesuvio è sempre più probabile: via l'ex Santos, dentro Gabriel Vasconcelos Ferreira. Destini incrociati, ancora una volta. Perché il Napoli ha bisogno di una valida alternativa dopo aver (ri)trovato il proprio numero uno e le attenzioni del Ds Giuntoli sono cadute dritte sul portiere in prestito al Carpi nell'ultima stagione.
CONFRONTO - Nato nello Stato Federato di Minas Gerais il 27 settembre 1992, l'estremo difensore non ha mai giocato una partita da titolare in Patria nella massima divisione. Parallelamente, dal 2010 al 2012, Rafael Cabral era già un colosso in Sudamerica: tre campionati Paulisti, una coppa del Brasile, una Coppa Libertadores e una Recopa Sudamericana. Tutto da grande protagonista nella squadra dei sogni di Neymar, Robinho e Ganso. Il portiere di proprietà del Milan era invece solo la terza scelta al Cruzeiro, ma deve il suo salto in Europa allla Seleção U20 dove si è messo in mostra giocando tutte le partite del campionato Sudamericano e del Mondiale (vinti entrambi con Bruno Uvini, ndr) e poi disputando le Olimpiadi. In realtà era stato assegnato a Rafael quel posto di titolare nei giochi di Londra, anche per netto distacco considerando l'esperienza da veterano rispetto a due giovani emergenti, ma un infortunio al gomito costrinse il portiere del Napoli al forfait spalancando le porte al suo collega grazie anche alle incertezze di Neto.
SITUAZIONE - Acquistato per 'soli' 700 mila euro, in rossonero ha disputato solo sette partite mostrando buoni numeri ma anche ovvie insicurezze (le uscite alte tra i pali il neo principale). Così, un anno più tardi va il prestito al Carpi dove c'è l'exploit: buone prestazioni e una crescita tecnica e mentale importante. Non sembra avere il profilo di un campione, ma è sicuramente un portiere scolastico che può rivelarsi utile. Reattivo e con un fisico importante grazie ai suoi 193 centimetri, il neo dirigente partenopeo vorrebbe proprio lui come vice Reina considerati i trasferimenti ormai certi di Sepe e Rafael e quello possibile di Andujar. Le indiscrezioni riguardo un accordo raggiunto sulla base di un prestito secco si susseguono, ma tutto dipenderà dal ragazzo che in azzurro si accomoderebbe in panchina nel suo momento migliore. Qualora accettasse, sarebbe quasi la versione brasiliana della vittoria di Davide contro Golia. Anche se solo per un anno.
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