Tutta l'Europa calcistica è in attesa, tra pochi giorni in Italia inizia una battaglia internazionale

22.06.2015
21:20
Redazione

Come anticipatovi in precedenti approfondimenti da Calcionapoli24, Giovedi' 25 Giugno andrà in scena proprio in Italia  il "primo atto ufficiale" di quella che si preannuncia una lunga e complessa battaglia, nazionale ed internazionale, politica e giudiziale, tra gli "agenti di calciatori e società qualificati" (a cui dal 1 Aprile 2015 è stata caducata la licenza abilitazione professionale legittimamente conseguita), e quelle Federazioni calcistiche nazionali che hanno scelto di recepire la scellerata ed inspiegabile "deregulation" voluta dalla Fifa del Presidente Sepp Blatter, permettendo attraverso un "accesso libero e incontrollato" di questi "nuovi mediatori", un presumibile e pericoloso "inquinamento" del sistema calcio, che già vive un momento storico a dir poco drammatico, come testimoniato dagli ultimi nefasti accadimenti, sia a livello nazionale (scandalo scommesse) che internazionale (arresti ed indagini per corruzione dei vertici Fifa).

Presso il  TAR del Lazio sezione di ROMA,  si svolgerà infatti la "Camera di Consiglio" che dovrà esprimersi sulla "sospensiva cautelare"  nell'ambito del giudizio di annullamento del "Nuovo regolamento Procuratori (alias intermediari) Figc, intentato dalla IAFA - italian association of football agents - , associazione professionale che vanta "il ben poco consolatorio primato", di esser stata la prima a capire cosa stesse realmente accadendo, e ad agire fattivamente ed energicamente su più piani, per evitare che si perpetrasse un vero e proprio "abuso" dal quale scaturiranno criticità irreversibili non solo in ambito sportivo.

Il giudizio del tribunale italiano potrebbe rappresentare dunque il punto di partenza europeo per provare attraverso legittime ed insindacabili rivendicazioni di  diritto, a porre rimedio, e a "rimettere insieme i cocci", dopo le criticità ed il disordine normativo e fattuale, emersi come prevedibile già nei primissimi tempi dopo l'entrata in vigore della "deregulation", e alla preoccupante quanto presumibile nefasta previsione che "entità terze"  delle quali risulterebbe impossibile acclarare natura e scopi imprenditoriali.
Almeno per una volta L'EUROPA GUARDA ALL'ITALIA E CONFIDA IN ESSA, COME PROTAGONISTA PER LA RISOLUZIONE DI UNA PROBLEMATICA INTERNAZIONALE.

L'ITER GIUDIZIALE : E' bene precisare che l'udienza del  25 Giugno al Tar del Lazio rappresenterà solo l'inizio dell'iter giudiziale che dovrà dirimere la controversia in oggetto, e per intenderci ciò vuole significare che in tale occasione i Giudici, per limitare i danni immediati a carico dei ricorrenti, potrebbero disporre la "sospensione" del nuovo regolamento FIGC , o negarla, rimandando a futura udienza il giudizio di merito finale; è stato comunque già dichiarato e confermato dalla IAFA che in merito alla sospensiva, un eventuale diniego della stessa, sarebbe impugnato con appello al Consiglio di stato, indipendentemente da quello che poi sarà il prosieguo del giudizio.
Nel caso in cui la richiesta di sospensiva venisse accolta, si ripristinerebbe "ex nunc" la previgente "normativa Agenti", e qualsiasi atto connesso al nuovo regolamento, sottoscritto dal 1 Aprile al 25 Giugno, sarebbe in automatico invalidato e reso privo di effetti.
E'  molto significativo ed indicativo  il dato degli iscritti al "Nuovo Registro Intermediari Figc" : SOLO 153 ISCRITTI, tenendo conto che  1500 erano gli agenti abilitati iscritti al precedente "registro" (di natura "qualificativa") e che migliaia fossero gli "ABUSIVI" che aspettavano da anni questa "Deregulation"; dei 153 neo-iscritti, solo una trentina erano titolari della qualifica di "agenti di calciatori" e presumibilmente avranno dovuto iscriversi "gioco-forza" a causa della necessità di concludere qualche operazione di mercato.

IL QUADRO POLITICO NAZIONALE ED EUROPEO : Come precisato in altri articoli, l' arbitraria "deregulation" agenti di calciatori, è un questione che solo marginalmente lambisce "l'ambito sportivo", gli agenti infatti non sono mai stati dei "tesserati federali", ma sono stati inquadrati (anche dai Tribunali europei) come "liberi prestatori di servizi qualificati" operanti nello spazio economico europeo in una attività a forte connotazione economica, ecco perchè il campo di applicazione giuridico è quello della giustizia  di ordinaria ed ecco perchè irrimediabilmente la faccenda ha una matrice di forte connotazione politica, che investe nello specifico gli ordinamenti statuali dei paesi dell'Unione Europea.
Purtroppo a differenza che in altri paesi in Italia esiste una "vacatio normativa" a riguardo, e il tutto si reggeva sulla normativa Figc che risultava "implicitamente recepita dal nostro ordinamento"; cancellando quest'ultima "con un colpo di spugna", irrimediabilmente sono emerse criticità di natura giuridico-normativa, tributaria, giuslaburistica, fiscale e addirittura penali (stante il "divieto di intermediazione di manodopera a favore di lavoratori subordinati sancito dal Dlgs 276/2003).
A seguito delle significazioni di IAFA, un nutrito gruppo di Senatori della Repubblica ha presentato nel mese di Febbraio il DDL n. S 1737 (attualmente in attesa di valutazione della competente Commissione Parlamentare), per colmare la lacuna normativa ed ottemperare ad una "professionalizzazione statuale" della figura di agente sportivo (che negli ultimi anni ha assunto sempre più rilievo ed importanza) cosi' come indicato dalla Commissione Europea già dal 2009.
La IAFA ha altresi' provveduto negli ultimi mesi ad inoltrare una serie di atti di significazione sull'argomento, sia al DARAS (Dipartimento ministeriale dello sport), sia alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (nella persona del Presidente Matteo Renzi), chiedendone un intervento legislativo immediato (Decreto legge), in attesa della conclusione dell'iter giudiziale e della valutazione del DDL.
Anche sotto questo aspetto, con la Francia, l'Ungheria, la Grecia e la Bulgaria che supportate e "sanate" da una "Legge dello Stato" , hanno praticamente ricusato la "Deregulation Fifa", l'Inghilterra che sia avvia ad esser anch'essa "teatro" di dispute in Tribunale,  e che aspetta l'esito dell'esposto presentato dalla AFA (associazione agenti inglesi) alla Commissione europea ad Agosto 2014, la Germania che ha trovato e sta cercando di "perfezionare" un accordo collegiale Federazione-Governo-Agenti, ed altri Stati che al momento brancolano totalmente nel buio in posizione attendista, ciò che accadrà in Italia avrà una rilevanza ed una portata internazionale molto significativa.
 A tale proposito è importante sottolineare che proprio nelle scorse settimane, a seguito degli incresciosi accadimenti di "malgoverno Fifa" venuti all'attenzione dopo l'inchiesta del "Dipartimento di giustizia americano", alcuni gruppi di europarlamentari (in particolare i laburisti inglesi) abbiano chiesto con una mozione ufficiale la revisione di tutti i provvedimenti presi da Fifa negli ultimi 10 anni, per verificarne la conformità al diritto dell'Unione Europea e ai vari ordinamenti nazionali degli Stati membri, nonchè la promulgazione di una "disposizione speciale" che conferisca ai singoli Governi una più ampia autonomia normativa in materia di sport, e con particolare riferimento al calcio in cooperazione con la UEFA.

LE FUTURE INIZIATIVE - LA COLLABORAZIONE CON LA E.A.J.F. FRANCOIS : Proprio in virtù di quanto sopra significato, risulta chiaro che lo scenario europeo sarà quello in cui si muoveranno le più importanti azioni volte  a risolvere la annosa problematica venutasi a creare.
In data 17 Febbraio 2015 la IAFA ha inviato sull'argomento alla Commissione Europea un "Esposto informativo", ricevendo una risposta ufficiale in data 21 Aprile, nella quale la Commissione ha dichiarato di aver preso atto dei contenuti dell'esposto, ma che per procedere ad un eventuale intervento avrebbe avuto bisogno di ricevere una vera e propria "DENUNCIA FORMALE", opportunità sulla quale i vertici IAFA decideranno dopo il responso del TAR LAZIO sulla richiesta di sospensiva del "nuovo regolamento intermediari Figc".
All'udienza del 25 Giugno sarà presente una "delegazione francese" in supporto morale ai colleghi italiani, con la quale presumibilmente nel prosieguo della giornata, il Consiglio Direttivo IAFA si riunirà per un "summit", volto a tracciare le linee guida per una collaborazione internazionale, e quelle per eventuali azioni collegiali in sede europea (ISTANZA AL TRIBUNALE U.E.)
Infine sarà vagliata l'ipotesi di un "DOSSIER INFORMATIVO"  da inviare all'F.B.I., in quanto sebbene le fattispecie su cui gli inquirenti americani abbiano e stiano indagando specificamente siano "l'assegnazione delle ultime e delle future edizioni dei campionati mondiali", e "la spartizione dei diritti televisivi e pubblicitari", molti indizi fanno pensare che anche la decisione da parte di Fifa (poi imposta in posizione dominante alle varie Federazioni consociate), di  cancellare nella forma e nella sostanza la categoria degli "agenti di calciatori e società professionisti", sia stata fortemente caldeggiata da "lobbies economiche" extracontinentali (Asiatiche e Sudamericane in particolare), che riscontravano nei "regolamenti agenti europei" un vero e proprio intralcio ai propri business nel "vecchio continente"; inizialmente conosciute come "Società di intermediazione", acquisendo negli anni forza economica e potere politico, hanno operato una macroscopica evoluzione imprenditoriale;  Il termine "Third partes", o "Fondi di investimento" vi dice qualcosa?  To be continued...

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