Una notte in stazione a Vienna, un rapimento in famiglia e l'enorme cifra chiesta dal Genk: l'irresistibile storia di Leon Bailey, il Flash Gordon giamaicano

14.11.2016
16:00
Claudio Russo

Il filo che lega il Napoli ed il Koninklijke Racing Club Genk è abbastanza recente, e porta il nome di Kalidou Koulibaly: poco meno di tre anni fa la società azzurra iniziava a mettere le basi per l'acquisto del difensore centrale, che svetta al centro della retroguardia di Maurizio Sarri. Potrebbe tuttavia ravvivarsi, stavolta in un altro ruolo: Leon Bailey è l'ultimo dei nomi accostati alla società azzurra. Ala giamaicana del classe 1997, di piede mancino e dotato di smisurata velocità (in Belgio lo hanno definito "il Flash Gordon giamaicano") nonchè abilità nel dribbling uno-contro-uno ed un buon tiro dalla distanza.

Cognome della madre e per agente...il padre, Craig Butler della Phoenix All Stars Football Academy: la sua storia è abbastanza tribolata, parte proprio dal Genk e da un contratto che a 15 anni non può essere firmato. Cosa succede? Il signor Craig scompare dalla circolazione per diversi mesi, lasciando i figli Leon e Kyle a vivere nell'Academy del Genk ("Non fu una situazione bellissima, ma per impedirgli di andare in giro per la strada da soli facemmo in modo che potessero andare a scuola e allenarsi con noi" raccontò il direttore tecnico del Genk Gunter Jacob). Craig Butler si ripresenterà in Belgio in modo illegale e senza uno straccio di un soldo: racconterà di essere stato rapinato, sequestrato (!) e lasciato nel deserto del Messico (!!). Il Genk gli troverà un lavoro in una delle aziende sponsor, ed annesso permesso di soggiorno negatogli due volte precedentemente. Troppo giovane per essere messo sotto contratto, Butler e Bailey riappariranno prima allo Standard Liegi del presidente Duchatelet, e poi in giro per l'Europa.

L'avventura del ragazzo è proseguita in Olanda, con un provino all'Ajax, e poi in Austria al Rapid Vienna (due settimane di provino, e a detta del padre il Rapid li trattò molto male: non pagarono il soggiorno in albergo "perciò l'ultima notte la passammo su una panchina della stazione di Vienna". Lo stesso Leon confermò la storia). Nella società satellite del Red Bull Salisburgo, l'USK Anif, Bailey ed il fratello compiono disastri (positivamente parlando): sedici partite nelle giovanili e settantacinque gol (sì, 75) prima di passare al Trencin in Slovacchia. Leon era il più forte dei quattro ragazzi giamaicani proposti (Leon Bailey, Kyle Butler, Kevaughn Atkinson, Romario McKnight): "Era veloce, forte tecnicamente e con un ottimo sinistro" ricordò il suo allenatore Mike Rosbaud.

L'amore per il Genk, però, lo ha riportato (assieme ad un assegno da 1,4 milioni di euro) durante l'estate 2015 nella società belga: stavolta l'età è quella giusta per firmare un contratto fino al 2020, nonchè quella per debuttare in prima squadra. 42 partite, 7 gol, 11 assist: numeri da predestinato, migliorati già in questo secondo anno (24 presenze, 8 gol, 7 assist). Ma la sua situazione di mercato qual è? 

In estate il Genk ha rifiutato ben 14 milioni di euro dall'Ajax chiedendone almeno venti, e non solo: secondo quanto riferito da fonti belghe a CalcioNapoli24, il Genk non ha intenzione di rinunciare al calciatore nel mercato di gennaio ma soltanto a fine stagione. Una delle ragioni risiede proprio nel rifiuto estivo: il calciatore sarebbe stato ceduto a fronte di una grossa offerta, ma nell'affare sarebbe dovuto rientrare anche il prestito fino al termine della stagione 2016-2017. Nella mente del calciatore, al momento, c'è il pensiero di un trasferimento in Premier League - viste le doti tecniche e fisiche che maggiormente si addicono al campionato d'oltremanica. E l'addio al Genk, evidentemente realtà troppo piccola, sembra segnato.

"Sappiamo di chiedere tanti soldi, ma il prezzo è conseguenza dell'enorme potenziale di Bailey e contiamo di ottenere la stessa cifra il prossimo anno" disse il direttore generale del Genk Patrick Janssens. Se il Napoli dovesse decidere di muoversi su Bailey, dovrà farlo in fretta. D'altronde se un eventuale obiettivo viene definito "Flash Gordon"...non puoi non muoverti nel modo più veloce possibile.

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