VIDEO - Catania, un tifoso festeggia lo scudetto: pestato dal branco, maglia della Juve fatta a brandelli

05.05.2013
23:29
Redazione CalcioNapoli24

Attimi di tensione questo pomeriggio in Piazza Europa, a Catania, dove un catanese, sostenitore della Juventus, intento a festeggiare lo scudetto appena conquistato, è stato accerchiato da un gruppo di ragazzi e poi picchiato. Stando a quanto riferito, ad Itasportpress.it, da alcuni testimoni dell’accaduto, il ragazzo, che viaggiava sul proprio motorino, avrebbe avuto indosso la maglia della squadra bianconera, pronto a ritrovarsi, con altri juventini, nella nota piazza catanese, storico teatro di festeggiamenti per i tifosi rossazzurri e per questo, riferiscono i presenti, oggi “presidiata” da una cinquantina di sostenitori etnei (nella foto), che quella festa proprio non l’avrebbero digerita. “Un presidio pacifico - tiene a sottolineare qualcuno ai nostri microfoni – giusto per far capire che qui esiste solo il Catania ”. Ad un certo punto però, l’escalation di violenza e una rissa in piena regola. Sono passate da poco le 17 quando un tifoso della Juve viene accerchiato da un gruppetto di giovanissimi e aggredito, pare da un minorenne: il labbro spaccato, la maglia a strisce bianconere fatta a brandelli e il trasporto in ospedale in ambulanza. Ad intervenire tempestivamente la Polizia, seguita a ruota dalla Digos e da due pattuglie dei Carabinieri (che, sul nascere, riescono a sventare anche un secondo accenno di rissa, come visibile nel VIDEO). Ai nostri microfoni, i tifosi rossazzurri presenti in Piazza Europa, si dissociano immediatamente dagli episodi di violenza, ma tengono a ribadire con fermezza che “a Catania si fa festa solo per il Catania”. In una giornata in cui la città dell’Elefante festeggia il record di punti nella massima serie della sua squadra, quella di questo pomeriggio è sicuramente la brutta storia che nessuno avrebbe voluto raccontare e che ci auguriamo non debba mai più ripetersi. L’amore per i propri colori è certamente cosa encomiabile ma non può mai giustificare simili atti di violenza, condannabile sempre e in ogni sua forma.

Fonte : itasportpress.it
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