Improta: "Albiol è il leader difensivo, ad Udine bisogna vincere, magari giocando meno bene. Vi svelo un retroscena sul mio ritorno a Napoli"

15.11.2016
16:30
Redazione

Gianni Improta, ex calciatore, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Goal. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24: "La partita di Udine, per come andarono le cose, fu quella dell'addio di Higuain. Con quella sua reazione il Napoli si allontanò definitivamente dalla Juventus. I presupposti per ripartire ci sono nonostante alcune mancanze che influenzano inevitabilmente, anche perché nelle ultime tre gli azzurri hanno giocato bene. Sta andando tutto male, ho sentito qualche parere tra i tifosi e ci sono due correnti di pensiero: chi è soddisfatto perché pratica un bel gioco e chi invece crede che la cosa più importante sia vincere. Ad Udinese bisogna cercare la vittoria, magari anche giocando un po' meno bene. La presenza di Albiol, al di là di qualche piccolo errore, dà più sicurezza perché è il leader insieme a Reina così come in mezzo al campo lo sta diventando Hamsik. In attacco, invece, manca questa figura. Jorginho è intelligente ed umile, sa che sta attraversando un momento non facile. Diawara ha caratteristiche importanti, può diventare un fior di centrocampista. Quando ci sono stimoli è sempre un bene e prima o poi rivedremo in campo l'ex Verona, non possiamo dimenticarci di quanto fatto da lui l'anno passato. Il comportamento dei tifosi quando andai via fu un qualcosa di emozionante, non è mai più stata fatta una cosa simile, mi rende orgoglioso. Fecero cortei, striscioni sugli aerei... Il mio ritorno fu merito di un grande uomo come Vinicio che quando arrivò disse subito che avrebbe preferito far giocare me invece che andar a prendere Corso. Poi quando mi chiamò per chiedermi di tornare, accettai anche per riconoscenza nei suoi confronti".

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