Gevi Napoli Basket, Dalla Salda: "Milicic-Llompart? Serve motivazione, non tratteniamo nessuno per forza. Qualcuno tra staff e giocatori ha guardato troppo avanti..."

01.05.2024
17:45
Redazione

Ultimissime Gevi Napoli Basket

L’amministratore delegato della GEVI Napoli Basket Alessandro Dalla Salda fa il punto della situazione della stagione a Repubblica.

Intervista GEVI Napoli Basket Dalla Salda

«Abbiamo gestito male il post Coppa Italia e me ne assumo per primo la responsabilità. Tutti, dal primo all’ultimo, oltre al calo fisiologico che era prevedibile, non siamo riusciti a gestire la situazione. Le abbiamo provate tutte, ma non siamo riusciti a mettere la macchina in carreggiata»

I motivi?

«Sono mille, mi sembra che la frenata sia stata soprattutto mentale, qualcuno nello staff e tra i giocatori ha guardato troppo avanti e non siamo riusciti a tenere le redini, ripeto che la responsabilità è nostra come dirigenti. Ma qualcuno ha pensato troppo al futuro invece di concentrarsi sul presente»

Ci sono tanti rumors di mercato, che riguardano in primis coach Milicic, sull’agenda di molti club che giocano le competizioni europee.

«Al di là dei contratti, l’importante è la motivazione. Se si vuole restare, bisogna credere nel progetto. Il club ha posto le basi per migliorarsi ancora, i soci ci supportano. Se da parte di tutti c’è l’idea che Napoli possa diventare grande, sono per la continuità: per me sarebbe importante andare avanti con Llompart e Milicic. Ma non tratteniamo nessuno per forza»

Ripercorra la stagione.

«Un anno che rimarrà nella storia non solo del Napoli ma di tutta la città per una coppa conquistata con grande merito. Siamo entrati dalla porta principale a Torino incantando tutti, poi abbiamo staccato la spina e perso una qualificazione ai playoff che era a portata di mano. Due sole vittorie dopo la Coppa Italia sono un dato che fa pensare. Rimpianti? Toccare questa squadra sul mercato non era logico, volevamo tenere Jaworski ma lui aveva manifestato l’intenzione di giocare con continuità dopo l’infortunio. Pensavamo che responsabilizzando staff e squadra, la ripresa del campionato sarebbe stata differente»

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