Cantalamessa: "Trasferte vietate ai residenti in Campania? Non è una questione discriminatoria"

22.01.2025
05:00
Redazione

Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuto il Presidente della Commissione Antimafia Gianluca Cantalamessa. Di seguito le sue parole:

«Come Commissione Parlamentare Antimafia abbiamo deciso di stabilire un comitato sulle relazioni che intercorrono tra la criminalità organizzata e le curve. Adesso c’è l’inchiesta della Procura di Milano, ma ricordiamo quello che è successo alla Juventus con la Ndrangheta. La commissione si divide in tanti comitati di approfondimento e abbiamo ritenuto di istituire un comitato sulle relazioni con le curve. Abbiamo iniziato questa mattina con l'audizione di Gravina e abbiamo deciso di fare lo stesso anche con il Ministro dello Sport e dell’Interno e tutti quei soggetti che ci possono dare uno spaccato di come le criminalità organizzate si stanno infiltrando nelle curve. Udiremo quelli che sono i soggetti istituzionali e da quello che ci diranno decideremo come commissione di approfondire, chiamando in audizione soggetti che riteniamo ci possano dare una mano nella nostra inchiesta. La legge ci dà la possibilità di intervenire dal punto di vista legislativo per cercare di tenere indenni gli stadi che devono essere dei posti dove la gente va a divertirsi e non dove si infiltra la criminalità. La situazione si è ingarbugliata con Cagliari-Napoli. Io sentì il ministero e venne fuori che c’erano delle evidenze investigative obbligavano di chi si occupa della sicurezza dei cittadini di impedire quella trasferta. Purtroppo non è un discorso repressivo o razzista. Il ministro è di Avellino e i dirigenti dell'osservatorio sono campani, non è una questione discriminatoria. Non è tanto la violenza all’interno degli stadi che preoccupa, adesso negli stadi difficilmente accade qualcosa. Purtroppo il pericolo maggiore è che gli scontri avvengono o fuori gli stadi o negli Autogrill. Se gli investigatori hanno delle evidenze che li preoccupano, hanno il dovere di intervenire. Questo discorso di sicurezza si traduce in uno svantaggio per le squadre che non hanno le tifoserie che li possono seguire in trasferta? Assolutamente sì. Dobbiamo garantire la sicurezza per tutti e si sta lavorando in tal senso. Dobbiamo avere le prove e non è semplicissimo. Anche gli ultras per bene possono dare una mano alle istituzioni. In questo momento ci sono 1300 cantieri aperti sulle reti ferroviarie e abbiamo un'occasione storica per ricostruire le infrastrutture, stiamo rifacendo tutta la rete ferroviaria italiana e abbiamo la scadenza il 31 dicembre 2026 altrimenti dobbiamo restituire i soldi. È stato fatto un esposto in Procura dalle reti Ferrovie dello Stato perché c’è chi per colpire Salvini sta sabotando le reti ferroviarie. Ci sono stati 570 scioperi nel 2024, quando abbiamo il tasso di disoccupazione più bassi degli ultimi 30 anni in Italia».

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