Corbo: "Quando si parla troppo ad agosto non si fa mai festa a maggio"

01.08.2014
02:40
Alessandro Marrazzo

ANTONIO CORBO, giornalista editorialista di Repubblica, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE”: "Ho visto gli allenamenti del Napoli a Dimaro, mi sono sembrati più seri rispetto all’anno scorso. Mi è piaciuto Benitez quando ha preso di faccia Behrami e Callejon. Chi vuole vincere chiede serietà. Abbiamo visto un Benitez più inglese. Quando lavoravo per il Corriere dello Sport, negli anni ’80, ho seguito il Liverpool. Mi sorprendevano le interviste del dopo partita. Bevendo un bicchiere di vino, della provincia di Verona, facevano delle domande ammiccanti e l’allenatore rispondeva col sorriso. E’ un mondo diverso quello inglese, solo in Italia c’è un clima teso. La lista dei nomi sul mercato? Non e’ facile prendere i nomi. Quando passeggio per le strade di Napoli mi chiedono quale saranno i nuovi acquisti. Fellaini? E’ un giocatore che ai Mondiali ha giocato soprattutto nelle riprese. Quando si parla troppo ad agosto non si fa mai festa a maggio. E’ come entrare al cinema, vedere un film e poi giudicare. La Juventus di Allegri? Mi ricordo il Napoli di Giacomini, accelerò la preparazione, fece dieci punti su dieci e rischiò di andare in serie B. Era da aspettarsela una Juventus sbandata. Conte ha capito che non poteva più vincere. Terrei Duvan Zapata e darei in prestito Edu Vargas. Vargas può avere altrove una migliore soluzione, altrimenti resterà se Bigon non sarà in grado di piazzarlo. Tavecchio? Non ci preoccupiamo di chi soffre la fame e ci focalizziamo su queste cose. E’ inadeguato, e’ il solito polverone per coprire i problemi del calcio italiano che è indebitato per 1 miliardo e 600 milioni. Il calcio italiano prende gli scarti degli altri campionati. Vedendo “Porta a Porta” sembra che Roma sia il centro dell’universo. Sto facendo un’inchiesta, c’è un’anima bella nel mio blog che mi stuzzica. Accetto pareri positivi e negativi. I nostri fondi pubblici sono stati saccheggiati da ladri. Purtroppo la corruzione italiana sta diventando un male europeo. Le strade sono piene di buche, si muore in strada per errore. Bisogna cambiare il corso delle cose. E’ stato lasciato troppo spazio alla delinquenza e non è facile innestare la retromarcia. Il nostro è il Paese delle mafie”.

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