VIDEO - De Laurentiis: "Voglio una squadra negli Usa! Ogni presidente lucra dalla società. San Paolo? La città non è dalla mia parte! Tutte ca..ate su Conte e Renzi. Bilancio in rosso di 12 mln"
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18.09 - Termina il congresso.
18.08 - Prima che termini il convegno, Guido Baldari, addetto stampa del Napoli, prende la parola: "Perdoniamo 'La Repubblica' che ha dato una notizia falsa della telefonata di De Laurentiis a Renzi".
18.04 - Sul vivere a Napoli - "Ho seguito il motto napoletano 'ccà nisciuno è fesso'. Ho sempre saputo leggere la vita. Ho frequentato ogni tipo di strada, non solo via Roma".
18.04 - Sul fatturato - "Il fatturato non c'entra nulla. Certi regressi storici non sono ripetibili all'inifinito. Il calcio è malato. La competizione agonistica c'entra fino a un certo punto".
18.00 - Su Renzi - "Non c'è bisogno di invitare Renzi allo stadio. È fiorentino, deve sapere lui se vuole venire allo stadio oppure no"
17.58 - Sulla gestione del Napoli - "Ho sempre avuto un Napoli affascinante, da Reja a Mazzarri, da Benitez a Sarri. Ogni volta, il Napoli mi regala nuove emozioni. Sarri è un bravo allenatore perchè non ha mai voluto parlare di mercato. Sarri chiede giocatori in un ruolo piuttosto che in un altro. Poi ci sono le persone preposte a cercare i giocatori".
17.56 - Sull'infortunio di Insigne - "Conte è un innovatore, per questo fa anche la fase dell'allenamento. È ovvio, quindi, che un calciatore sovraccarico di impegni ne risente. Quel fastidio a Insigne poteva dare complicazioni più serie. Quando è rientrato, ha fatto un lavoro differenziato fino a martedì. Non ho sentito Conte, e non ho parlato neanche con Renzi. Sono tutte ca**ate".
17.53 - Su Sarri - "Sarri ha portato al mio Napoli un senso di disciplina interiore. Tutti i calciatori, ascoltando quest'uomo e vivendoci, hanno assimilato il suo modo di essere".
17.51 - Sul mercato - "Volevo Verratti, l'avevo comprato e l'ho dovuto lasciare. Volevo un regista. Valdifiori dev'essere lasciato in pace. Bisogna dargli tempo. Non si può fare un articolo in cui si esalta Valdifiori e subito dopo uno in cui lo si critica".
17.50 - Sul campionato - "Spero che a Natale ci ritroveremo più in alto possibile. Bisogna procedere passo dopo passo. Questo lo dico anche agli allenatori. Mi fa pena definirmi un dirigente, io sono un industriale del calcio. Negli ultimi due anni ho perso 100 milioni. Quest'anno ho chiuso il bilancio in rosso e sono stato zitto. Il bilancio è in rosso di 10-12 mln".
17.48 - De Laurentiis: "Non posso avere una dialettica con il Comune. Noi abbiamo fatto passi che la legge ci obbligava a fare. Ho scelto un architetto che, avendo fatto lo Juventus Stadium, credo sia all'altezza. Mi infastidiscono quando mi parlano di fondi insufficienti: in una cena, il sindaco De Magistris mi si mostrò particolarmente incuriosito dal mio progetto. Ci lasciammo con una stretta di mano e un abbraccio. Poi, non so come sia andata a finire. Alcuni esperti hanno studiato insieme a noi il piano economico e finanziario del progetto. Il comune ha avuto a disposizione per esprimersi sulla convenzione. In questo clima, con la mia straordinaria capacitá di tenere i nervi saldi, sono riuscito a comprare giocatori e fare la mia partita. Mi sono messo a supervisionare le condizioni del San Paolo ogni qualvolta provavano a devastarlo. Non mi sembra che questa città sia dalla parte del Napoli. Tutto puoi dire, ma non puoi stare contro il Napoli. Altrimenti, il consiglio comunale avrebbe dovuto chiarire dall'inizio il proprio disinteresse verso il Napoli. Voglio vedere fino a che punto questa città mi seguirà a livello istituzionale".
17.41 - Sulla gara di domenica - "La Fiorentina ha trovato un allenatore nuovo che li ha stimolati parecchio. Stessa cosa accaduta a noi con Sarri"
17.39 - "Non m'interesso della politica. Anche se sono sempre stato piuttosto garbato nei loro confronti. Sono contento e gioisco del lavoro che è stato fatto fino ad ora. Conosco i Della Valle, sono miei soci in alcune attività cinematografiche. La nostra conversazione è anche abbastanza rara. Non conosco la Fiorentina a livello di gestione. Mi fa picere che ci siano die squadre, in Italia, che dal punto di visto economico siano diventate così importanti"
17.27 - De Laurentiis a ruota libera: "Il presidente,oggi, è un imprenditore vero. Deve assolutamente lucrare dalla società che ha fondato. Tutti gli errori che ho commesso, li ho messi a disposizione del calcio Napoli, nel bene e nel male. Quando ho scelto Sarri, mi sono preso la responsabilità della mia scelta. Ho preferito che colpissero me, anzichè l'allenatore. Occorre una rinascita per questa città, non c'è dubbio. Occorre mettere al comando di questa città professionisti seri, che siano al servizio dei cittadini, come io sono al servizio dei tifosi".
17.20 - "Quando sono arrivato, mi incazzavo con i giornalisti perchè non mi capivano quando parlavo di stadio virtuale. Dicevo che non bisognava rispettare soltanto quelli che andavano allo stadio, ma anche chi non ci andava. In America, il cinema sta andando in crisi, ed è stato aiutato solo dalla Cina che ha costruito migliaia di schermi negli anni".
17.18 - De Laurentiis ancora: "La Spagna ha sempre potuto offrire più soldi ai propri calciatori. In Spagna c'è l'azionariato pubblico. Tantissime volte, il Real ha visto momenti di crisi finanziaria e la città di Madrid l'ha sempre sovvenzionato".
17.16 - "Ho sempre interpretato il calcio così come interpretavo il cinema. Ho sempre chiuso i bilanci in positivo. Sono una mosca bianca, almeno così mi considerano gli altri addetti ai lavori. Ho dato poco al nostro vivaio, anche se nel nostro vivaio sono cresciuti campioni come Insigne. Ho stanziato circa 10 mln per la rivalutazione del territorio e per costruire nuove strutture per i giovani. Sto investendo anche negli USA dove il calcio affascina di più il mondo femminile. Sto cercando di montare una squadra anche lì, sperando che il calcio italiano e quello statunitense possano darsi una mano al fine di evolversi sempre di più".
17.13 - Ancora De Laurentiis al microfono: "Negli ultimi anni, il calcio si è estremamente modificato, senza che però gli interlocutori siano cambiati. Il calcio si è industrializzato. Ad esempio, il calcio in Inghilterra ha vissuto un periodo terrificante e poi ha visto una ripresa grazie alle leggi che consentono alle famiglie di andare allo stadio. Nessuno si è mai opposto all'Arsenal che ha voluto investire nella costruzione dello stadio. Qui è diverso. Abbiamo delle leggi sbagliate, che mostrano il fianco a mille problematiche. Neanche Renzi ha ancora capito che i sindaci devono essere dei veri e propri manager. In Italia si è schiavi della propria condizione politica. Il sindaco deve far fronte a giunte e consigli comunali che non vogliono altro che vedere la tua morte anzitempo".
17.08 - De Laurentiis: "Ringrazio Corrado Ferlaino per aver raccontato il Napoli di Maradona, un Napoli stratosferico. Io la domenica mi diverto: per una vita sono sempre stato ossessionato dai problemi legati al mondo conematografico, che sono molto più complessi. Invece, adesso, passo la domenica a guardare le varie cazzate che ognuno interpreta a modo suo".
17.04 - Ferlaino: "È arrivato Moggi a Napoli ed ha fatto una grande squadra. A Napoli ha imparato molto, forse anche troppo. Ricordo che giocavamo a scopone e lui aveva sempre tre sette in mano. Una cosa spaventosa. Non ci potevo credere. Non rimpiango di essere andato via da Napoli. Prima la domenica era un incubo, adesso è la giornata più bella della settimana"
17.00 - Ancora Ferlaino: "I giornali non sono mai realistici. Parlano sempre di cifre errate. Sbagliano le spese che devono affrontare le diverse società". De Laurentiis suggerisce: "La cosiddetta lordizzazione".
16.58 - Parola a Ferlaino: "Durante la mia gestione, avevo contro dei veri e propri imperi economici. Combattevo contro gli Agnelli, contro i Rizzoli, contro i Moratti. Queste società avevano tanti utili e soprattutto un vantaggio: non pagavano le tasse sul passivo. Adesso è cambiato tutto, per questo alcune società sono sparite o quasi".
16.53 - Fedele: "Dal 2015 ognuno può fare il procuratore: compila un modulo, e per 150€ si iscrive alla federazione. Si è creata una confusione su come vengono assistiti i calciatori, questo è un problema. Solo l'8,4% dei calciatori giovani sono in Italia: è infatti il paese più vecchio nel settore del calcio. C'è però tanto talento in questo Paese, a differenza di altri paesi. Io ricordo anche nel periodo di Ferlaino 12-13 giovani che poi sono approdati al grande calcio. Io spero si possa creare davvero quella "scugnizzeria" di cui ha parlato de Laurentiis: devono però metterlo in condizione di portare avanti questo progetto. Dovunque faccia questo progetto, anche a Torre Annunziata, c'è bisogno della scugnizzeria: con De Laurentiis abbiamo l'interesse comune di vedere ottimizzato il prodotto napoletano e campano. Preferisco che il Presidente porti avanti il progetto per i giovani piuttosto che compri un grande calciatore." CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO
16.45 - Enrico Fedele: "Vorrei soffermarmi sulle pagine più attuali, dove il prof De Lanni mi parla degli allenatori, dei dirigenti e dei presidenti più recenti. Credo siano importanti le valutazioni dei calciatori dipendenti, perché non si possono fare tornei più brevi come nel tennis in cui lo sportivo vale quanto rende in quel singolo torneo? Il calciatore vale 1 ma la società lo paga 2,2. Credo su questa battaglia la pensino come me De Laurentiis e Ferlaino". De Laurentiis risponde: "perché è un lavoratore indipendente!"
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16.29 - Ancora De Giovanni: "Il tifo a Napoli è ovunque. Viaggiando ho trovato tifosi del Napoli in ogni parte del mondo. Si riuniscono come fossero associazioni segrete. Queste sfumature rendono il calcio una materia particolare a Napoli"
16.25 - Maurizio De Giovanni, scrittore: "Non ho mai visto tanti giornalisti alla presentazione di un mio libro. Oggi io rappresento il "cliente" che acquista il prodotto calcio. Voglio riflettere sulla differenza del prodotto calcio rispetto a tutti gli altri prodotti. Credo che se vado a comprarmi una macchina, domani, nessuno ne parlerebbe. Il calcio un'altra cosa, è qualcosa di identitario. Attraverso una malattia che si chiama 'tifo' diventiamo un tutt'uno col calcio. La squadra di questa città, in particolare, deve per forza essere sotto la lente di ingrandimento. Napoli è l'unica metropoli che supera il milione di abitanti con una sola squadra di calcio. Non c'è un bar in cui non si parla di calcio: il Napoli, in questa città, è un elemento identitario"
16.25 - Cominciato il convegno.
16.20 - L'abbraccio tra Aurelio De Laurentiis e Corrado Ferlaino. CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO DI CN24
15.53 - E' appena arrivato il presidente De Laurentiis.
L’ex presidente del Napoli Corrado Ferlaino insieme all’attuale numero uno azzurro Aurelio De Laurentiis saranno gli ospiti d’onore del convegno incentrato su economia e potere, preso spunto dal libro del professore Nicola De Ianni: “Il calcio italiano 1898-1981: economia e potere”. L’appuntamento è previsto alle ore 16:00 presso la “Sala Azzurra” del complesso universitario di Monte Sant’Angelo della Federico II. Si tratterà del Napoli calcio dall’epoca degli albori fino ai fasti d’oggi, anche grazie al contributo dell’ex rettore Guido Trombetti, del professore Tullio Iannelli, dello storico Giuseppe Galasso, dello scrittore Maurizio De Giovanni , dell’ex capitano azzurro Antonio Juliano, del procuratore Enrico Fedele e di alcuni giornalisti che seguono da vicino le vicende del Napoli. CalcioNapoli24.it seguirà, in diretta, l'evento presso l'università Monte Sant'Angelo di Napoli. Seguiteci dalle ore 15.45.