L'ex assessore Borriello: “Io, indagato per la statua di Maradona: vi spiego il motivo assurdo”

10.04.2022
08:30
Redazione

Intervista all'ex assessore ciro Borriello, oggi indagato per la statua di Maradona

Una lunga intervista all'ex assessore Ciro Borriello sulle pagine di Repubblica in cui spiega il motivo per cui risulta indagato sulla vicenda della statua di Maradona.

« Non ho nulla di cui pentirmi, non sono stato superficiale e anche se dovessi essere rinviato a giudizio non mi dimetterei da consigliere comunale eletto nel M5s».

Ciro Borriello, l’ex assessore indagato per turbativa d’asta, non nasconde la sua amarezza per essere finito nell’inchiesta sulla realizzazione della statua di Maradona, filone di indagine diverso scaturito dall’inchiesta per devastazione, relativa agli incidenti esplosi a Santa Luca il 23 ottobre del 2020 per influire la decisione con minacce e violenze, così ipotizza la Procura, sulla decisione del governatore Vincenzo De Luca che stava valutando la possibilità di istituire un nuovo lockdown per arginare il Covid.

Intervista a Ciro Borriello

Lei è indagato perché secondo la Procura sulla statua di Maradona avrebbe condizionato la procedura amministrativa diretta a stabilire il contenuto del bando del Comune e la gara di aggiudicazione.

«Solo perché un soggetto con cui non ho avuto nulla a che fare sarebbe entrato in contatto con Domenico Sepe, l’artista che subito dopo la morte di Maradona venne da me e disse che voleva fare una statua, anzi che l’aveva iniziata a realizzare. E gli risposi “bravo”. Dopo sette-otto mesi si ripresentò e mi disse che la voleva donare al Comune di Napoli e noi l’abbiamo accettata. Tutto qui».

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