Taglialatela: "Spero che Benitez resti, contento che molte persone si siano ricredute nei suoi confronti"

09.01.2015
23:40
Redazione

Pino Taglialatela, ex portiere del Napoli e presidente dell'Ischia Calcio, è intervenuto a "Napoli Magazine". Ecco quanto ha affermato: "Gabbiadini e Strinic dicono la verità quando affermano di essere rimasti positivamente sorpresi dall'accoglienza che Napoli gli ha riservato. Conosco molto di più Gabbiadini e credo che sia arrivato nella piazza giusta per diventare un grande, anche per la Nazionale. Credo che Benitez lo impiegherà, almeno all'inizio, come jolly offensivo, poi grazie alla crescita tecnica avuta e alla possibilità di lavorare con un allenatore forte come lo spagnolo, sono sicuro che troverà una collocazione stabile. A proposito di Benitez, noto con piacere che molti suoi critici si stanno ricredendo e spero che possa rimanere a Napoli ancora a lungo, anche se, leggendo quanto dichiarato da De Laurentiis, resta l'incertezza. Febbraio, massimo marzo, deve essere il termine entro il quale chiudere la vicenda per avere il tempo necessario di costruire la squadra per la prossima stagione, sia con che senza Benitez. Chi ha fatto calcio sa che una partita come quella di Doha può farti cambiare una stagione, così come era accaduto ad inizio stagione nei preliminari di Champions. A Cesena, ad esempio, ho visto una squadra convinta e forte, pronta ad approfittare della differenza evidente di valori in campo e questo deve essere il Napoli. La partita con la Juventus arriva al momento giusto per verificare se effettivamente ci sono stati questi miglioramenti. Guai a pensare di aver già vinto la gara con i bianconeri, ma questo lo sanno sia Benitez che i calciatori. I bianconeri saranno sufficientemente motivati dopo il mezzo passo falso con l'Inter ma non dimentichiamo che il Napoli è stato l'unica squadra che ha messo in difficoltà i bianconeri. Ho avuto la fortuna di conoscere Pino Daniele e di trascorrere una delle serate più belle della mia vità con Ciro Ferrara, Diego Maradona e Massimo Troisi. La prima cosa che ho provato dopo aver saputo della sua morte è stata l'incredulità. Chi come il sottoscritto ama i grandi artisti, napoletani e non, si sente più povero quando vengono a mancare, Pino Daniele, poi, è stato un po' la colonna sonora della mia generazione e quindi, il senso di vuoto è stato ancora più forte. Ricordare un personaggio così sarà comunque bello ed uno stimolo a dare sempre il massimo per la nostra città".

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