Grava, direttore del settore giovanile del Napoli
Grava, direttore del settore giovanile del Napoli

FOCUS CN24 - Napoli, la crescita positiva del settore giovanile: da Grava al suo staff, in attesa della nuova struttura

07.01.2019
18:00
Ciro Novellino

L'arma segreta, il serbatoio che può dare linfa vitale ad un club. Questo sono i giovani oggi, questo devono essere per i club di ogni categoria:

L'arma segreta, il serbatoio che può dare linfa vitale ad un club. Questo sono i giovani oggi, questo devono essere per i club di ogni categoria: in un calcio cambiato, anche fonte di guadagno e di investimenti, perchè no. Il Napoli questo lo sa, ma dall'esterno sembra che non sia ben compreso, dando un'impressione sbagliata. A capo del settore giovanile degli azzurri c'è un certo Gianluca Grava che, nella sua carriera calcistica si è esaltato con la maglia azzurra addosso e diventato uno dei simboli storici. Il suo incarico, sposato a pieno, lo ha visto calarsi nelle nuove vesti da diversi anni, in pratica dal suo ritiro dal calcio giocato. In un progetto da rilanciare, in una crescita che deve essere esponenziale, tra alti e bassi è riuscito nell'intento di ottenere risultati: con la Primavera, finita l'era Saurini, passati per Beoni, con Baronio oggi in panchina, tornano ad esserci risultati e crescita dei giovani talenti, valorizzando ciò che negli anni è stato costruito, e non parliamo solo di Gaetano. Al buon Grava, però, spesso si punta troppo il dito contro, incolpandolo di essere troppo immobile, cosa non affatto vera, in quanto il suo lavoro, costante e importante, con il suo staff, produce spesso risultati incredibili.

Lo staff del Napoli

Uno staff di primo piano: oltre al direttore Gianluca Grava, ci sono il capo scouting Luigi Caffarelli e gli osservatori Gianluca Festa, Aldo Scialla, Emanuele Maione, Adriano Grava e Biagio Lanzaro. Tutti professionisti importanti del settore, tutti scopritori di talenti. Il Napoli, tra mille difficoltà, legate anche al contesto logistico, prosegue il suo processo di crescita, lo fa con il lavoro del suo staff che va giudicato a 360°.

Le strutture

Spesso si parla delle strutture che devono vedere protagonista il Napoli calcio in generale, ma al tempo stesso anche il settore giovanile. La chiusura del centro sportivo di Sant’Antimo e il trasferimento al Kennedy ha reso più complicato il lavoro del vivaio azzurro, dalla condivisione degli spazi con le scuole calcio alle difficoltà nel raggiungere la struttura ai Camaldoli. Si è parlato più volte di una struttura per le giovanili e qualcosa si sta muovendo, con la possibilità concreta che entro un anno, un anno e mezzo il tutto venga ultimato e l'azzurro delle giovanili possa trovare la propria casa. Allora serve solo pazienza e fare in modo che il lavoro del settore giovanile del Napoli prosegua con calma, senza assilli, con la speranza che, oltre a ciò che di buono è stato fatto fin qui, si possa fare sempre meglio, sempre di più.

a cura di Ciro Novellino

RIPRODUZIONE RISERVATA

Notizie Calcio Napoli