Gianluca Gaetano, attaccante della SSC Napoli
Gianluca Gaetano, attaccante della SSC Napoli

Gaetano sulle orme di Insigne, i tre ex allenatori del Napoli Primavera: "Merita l'esordio in A"

09.05.2019
20:00
Simone Scala

Gianluca Gaetano potrebbe esordire in Serie A in queste ultime tre giornate. Le dichiarazioni di tre ex allenatori della Primavera del Napoli.

Ventuno reti e otto assist: numeri da capogiro per Gianluca Gaetano. Il talento del Napoli ha ampiamente dimostrato che il campionato Primavera gli sta stretto. A suon di prestazioni e giocate eccelse ha trascinato la squadra di Roberto Baronio verso la salvezza, obiettivo stagionale degli azzurri. Le sue prestazioni non sono passate inosservate a Carlo Ancelotti che lo ha fatto esordire il 13 gennaio al San Paolo negli ottavi di finale di Coppa Italia contro il Sassuolo. Inoltre sono consuete le sue convocazioni in prima squadra ma non ha mai collezionato una presenza in campionato. Mancano tre giornate alla fine della Serie A, il Napoli ha blindato il secondo posto e Gaetano meriterebbe una chance.

Gianluca Gaetano, parola agli ex allenatori della Primavera del Napoli

Loris Beoni: "Merita l'esordio, il Napoli prenderà la giusta decisione per lui"

  • Merita l'esordio in Serie A in questo finale di stagione?

"Mi aspettavo che da un momento all'altro potesse arrivare l'esordio, credo che possa essere per lui un passo in avanti, una consapevolezza per continuare il suo percorso di crescita. Deve prendere tutto ciò come un momento di apprendimento non come un traguardo". 

  • Gaetano che ragazzo è? Lei lo ha allenato, ci racconti qualche aneddoto...

"Quando è stato con me ha dimostrato un certo tipo di applicazione anche se deve continuare a lavorare. Ha buoni principi e deve capire che il percorso è ancora fatto di continua crescita, continua voglia di sacrificio e ha tutte le caratteristiche per poterlo fare: sia dal punto di vista umano che dal punto di vista tecnico". 

  • Se fosse un dirigente del Napoli, cosa farebbe con un talento del genere?

"Non sta a me dirlo, le dinamiche di una società possono essere tantissime, loro sanno di sicuro quale sarà il percorso giusto per lui. I ragazzi vanno monitorarti continuamente. A Napoli sapranno prendere la giusta decisione per lui".

Giampaolo Saurini: "Ho un ottimo rapporto con lui, l'ho bastonato abbastanza in Primavera..."

  • Merita l'esordio in Serie A in questo finale di stagione?

"Io credo che abbia fatto vedere quest'anno grandi cose e quindi sarà la società a decidere quello che dovrà fare. Indubbiamente ha fatto una stagione di grande livello".

  • Gaetano che ragazzo è? Lei lo ha allenato, ci racconti qualche aneddoto...

"L'ho portato in Primavera sotto età, già all'epoca si vedeva che aveva grosse qualità tecniche e fisiche, naturalemtne all'inizio l'impatto con  la categoria lo ha pagato e poi ha fatto bene, sia in campionato che in Youth League. Con lui ho avuto un ottimo rapporto, per farlo crescere l'ho bastonato e ancora adesso quando ci sentiamo ci mettiamo a ridere per le cose successe in passato".

  • Se fosse un dirigente del Napoli, cosa farebbe con un talento del genere?

"Ha bisogno di giocare, sinceramente questo è il terzo anno di Primavera e credo abbia l'esigenza di poter confrontarsi con le prime squadre, quindi ha bisogno di maturare. Restare in prima squadra per poi non giocare perché il Napoli è composto da giocatori di primo livello e tutti nazionali, non è semplice. Andrei a fare un percorso come hanno fatto Insigne e Tutino. Quest'ultimo l'ho allenato io al Napoli e ora sta facendo molto bene".

Ernesto Apuzzo: "Ha i miei stessi numeri di quando giocavo nella Primavera della Lazio, è un talento che va tutelato..."

  • Merita l'esordio in Serie A in questo finale di stagione?

"Assolutamente, penso che esordirà. Ieri leggevo i suoi numeri, e mi sono ricordato quando io giocavo nella Primavera della Lazio, avevo gli stessi numeri e mi fecero esordire in prima squadra. Merita l'esordio".

  • Gaetano che ragazzo è?

"Dal punto di vista emozionale non saprei, uno dovrebbe vivere quotidianamente la squadra con gli allenamenti. La partita dove mi ha impressionato in modo eclatante con il PSG in Youth League, il Napoli perdeva, lui entrò e cambiò la partita con dei colpi importanti. Un giocatore degno di essere visto e ammirato. Ho seguito più attentamente le sue gesta, è un giocatore importante". 

  • Se fosse un dirigente del Napoli, cosa farebbe con un talento del genere?

"Ai miei tempi vincemmo il campionato Primavera con la Lazio e la stagione dopo andai in prestito al Como in Serie B, piazza importante. Era una bella società, però non ero tutelato e feci la metà delle partite, ero in comproprietà e sono dovuto ritornare alla Lazio per giocarmela. Ora sono cambiate le regole, Gaetano dovrebbe andare in una società dove dovrebbero dargli delle chance importanti per la sua crescita. Con il talento che ha, credo possa ritagliarsi uno spazio importante, dopo un anno o due di girovagare tra campionati minori o in squadre di medio alta classifica di A, può tornare al Napoli. Ora nel Napoli rischierebbe di bruciarsi, lo stesso Insigne ha fatto la sua gavetta prima di esplodere. Le condizioni per far sì che diventi un calciatore importante, ci sono tutte". 

di Simone Scala

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