Cerchione annuncia: "Garnacho e Biraghi al Napoli, ecco le ultime sulle trattative!"

28.01.2025
22:20
Redazione

A "1 Football Night" è intervenuto il giornalista Luca Cerchione, direttore dell’emittente radiofonica campana. Di seguito un estratto diffuso tramite comunicato stampa da 1 Station Radio:

Anguissa è il miglior centrocampista della Serie A? 
“Le prestazioni dei calciatori sono fatte di momenti, nessuno è, in valore assoluto, il migliore o peggiore. Anche Messi, per anni, ha visto la sua egemonia interrotta da Cristiano Ronaldo, talvolta anche da qualche outsider come Benzema. Inoltre, sulle prestazioni dei singoli influiscono i contesti. Possiamo dire, però, che in questo momento storico Anguissa sia il miglior centrocampista del campionato. Sulle sue prestazioni sta influendo Conte, sia per l’assetto tattico che per la condizione atletica, ma una bella fetta di motivazioni, per Zambo, arrivano anche dal piccolo Daniele, al quale il ragazzo era legatissimo, e che oggi non c’è più”.

Garnacho, Adeyemi, un outsider o nessuno, al Napoli, a gennaio?
“So che Manna, ieri, ha avuto dei contatti con lo United: il Manchester chiede 65 milioni di euro, di cui 10 dovrebbero essere di commissioni. Ora tocca al club decidere se affondare il colpo. Col calciatore ci sarebbe già intesa per un quinquennale a 3.5 milioni di euro netti a stagione, ai quali andrebbe aggiunto un milione di bonus. In serata, il direttore sportivo era atteso a Milano. Ciò fa capire che il Napoli sia attivo sul mercato e stia cercando di accontentare Conte con due innesti”.

Tra Napoli e Inter, considerando McTominy, Lobotka e Anguissa contro Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan, chi sceglierebbe? 
“Oggi, come abbiamo detto anche prima, il calcio è fatto di momenti. Io credo che, attualmente, il centrocampo del Napoli sia estremamente funzionale nella doppia fase, quindi lo preferisco. Vorrei però spendere due parole su due singoli. Il primo è McTominy: lui gioca in Serie A come se fosse un adulto tra i bambini. Sabato, mentre guardavo il Napoli, ho avuto la sensazione che lui rendesse facile ciò che altri fanno con difficoltà. È esattamente così. È uno che viene in Italia e, con il minimo sforzo, riesce a esprimere tutto il suo valore. Aggiungo anche che non ho mai visto McTominy lamentarsi con un arbitro o con un compagno. E qui mi ricollego a Barella: ieri sera, l’ho visto comportarsi in maniera opposta. Barella è un ragazzo fortissimo, chi lo conosce me lo descrive come un leader caratteriale nel gruppo squadra, ma si lascia ancora troppo trasportare da atteggiamenti che, secondo me, non fanno bene al calcio. Non voglio dire che simuli, ma a volte sembra così. E questo è un problema, perché il retaggio culturale italiano fa sì che i giovani si ispirino ai calciatori. Barella ha una grande responsabilità nei confronti dei ragazzi: dovrebbe essere un po’ più ‘British’ nel suo stile in campo".

Biraghi può arrivare al Napoli?
“Sarebbe un ottimo innesto per il Napoli, ma dipenderà anche dalla sua situazione con l’allenatore Palladino. Il rapporto tra i due sembra compromesso, ed è questo che lo ha portato ai margini della rosa e alla perdita della fascia di capitano. Va detto però che, con la vittoria della Fiorentina di ieri, Palladino ha consolidato la sua posizione. Biraghi, quindi, deve trovare una soluzione. È gestito da chi gestisce Politano che, l’anno scorso, ha rifiutato 7 milioni dall’Al-Shabab a gennaio, e questo anche grazie a chi lo ha ben consigliato. Biraghi potrebbe essere un’opzione per il Napoli, visto che manca un giocatore in difesa, ancorché non ci sia nessuno con la sua abilità nei calci piazzati”.

Lukaku o Osimhen?
“Non si può dare ragione ad Antonio Conte a giorni alterni. Se ci fidiamo di lui, dobbiamo farlo per 365 giorni all’anno. Lui è stato chiaro: ha detto che su Osimhen non ha avuto voce in capitolo. Anche se l’avesse avuta, non credo avrebbe tenuto Osimhen. Nel progetto di Conte, Lukaku è più funzionale. Se devo giudicare per valori assoluti, direi che oggi, per età, prospettiva e capacità realizzativa, avrei scelto Osimhen. Però, nel progetto Conte, dove ci sono regole rigide che uniformano tutti i calciatori, Lukaku è imbattibile. Conte avrebbe tollerato le bizzarrie di Osimhen? Ho i miei dubbi. Lukaku, invece, anche quando non segna, gioca per la squadra. Osimhen è più un solista: ti risolve la partita con una giocata estemporanea, ma il suo contributo al gioco di squadra è limitato e, soprattutto, ogni suo gol quanto pesava sulle prestazioni dei compagni? Probabilmente troppo”.

C’è un calciatore sottovalutato nel Napoli?
“Matteo Politano. Credo sia stato spesso giudicato solo per il numero di gol, che quest’anno sono pochi. Però, tatticamente, è imprescindibile: in campo sembra averne due, uno a tutta fascia e l’altro in difesa. Politano dà tutto per la maglia: ripiega in difesa, corre fino a sfinirsi. Lo dimostra anche la prestazione contro la Juventus, con quel recupero all’81° minuto. Conte lo fa giocare sempre perché è affidabile. E questo è un grande riconoscimento per lui”.

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