
Pedullà: "Vi dico le valutazioni che sta facendo Conte: sono cambiate due cose fondamentali"
Attraverso il proprio canale YouTube il giornalista Alfredo Pedullà ha riferito importanti aggiornamenti sul futuro di Antonio Conte:
Conte si è presentato all’incontro con il Napoli e l’incontro è stato proficuo, figlio dell’affetto — vero, sincero — di 250.000, forse più, napoletani che hanno inviato un messaggio corale di felicità per la vittoria del quarto scudetto. Il rapporto con De Laurentiis è stato perfetto, improntato a un grande rispetto reciproco, soprattutto da parte del presidente. E poi, lo dicevo già questa mattina: le cose nel calciomercato cambiano velocemente, da sera a mattina. È normale. Io cerco di raccontarvele in tempo reale, in video, in diretta, esponendomi sui dettagli, consapevole che tutto può cambiare.
Ma cosa è cambiato rispetto a ieri mattina, prima dell’incontro? Due cose fondamentali.
La prima: il pressing silenzioso del Napoli. Un pressing rispettoso nei confronti del condottiero che ha appena vinto uno scudetto incredibile. Nessuna forzatura, nessun "dammi subito una risposta". Va detto che il Napoli non ha mai posto ostacoli dal punto di vista contrattuale, nonostante Conte abbia ancora due anni di impegno. Morale della favola: se Conte avesse voluto stringere, si sarebbe potuto fare.
La seconda cosa che ha cambiato le carte in tavola è il terremoto in corso alla Juventus. Avete visto anche voi le conferme dalla Francia su Thiago Motta, e poi la figura di Giovanni Manna che ha fatto di tutto nella sua carriera: presidente, scout, direttore sportivo, allenatore. Ma la proprietà vuole inserire nuove figure: torna Tognozzi, e si parla di un ruolo per Chiellini. Questi elementi hanno portato Conte a riflettere.
Da un lato c’è il fascino di un Napoli pronto a una campagna acquisti faraonica. Dall’altro, c’è il richiamo della sua “casa”: la Juve, dove è cresciuto, ha vinto, e a cui resta profondamente legato. Ecco, queste valutazioni stanno facendo la differenza. Non abbiamo ancora una parola definitiva, solo una tendenza che cambia ora dopo ora.
Cerco di tenervi aggiornati in tempo reale. Altrimenti, aspettiamo solo i comunicati ufficiali, a trasmissioni finite. E questo discorso si lega inevitabilmente a Massimiliano Allegri. Vi avevo già raccontato di quell’incontro a Roma, alla Filmauro, durante gli Internazionali di tennis. De Laurentiis è lo stesso che, nel 2021, avrebbe voluto Allegri sulla panchina del Napoli. Poi Allegri scelse la Juventus e il Napoli virò su Spalletti, con cui il rapporto è sempre stato ottimo. Ecco quindi la conferma, se volete, che il Napoli si stava preparando — o si sta preparando, scegliete voi il tempo verbale — a un’eventuale svolta.
Perché, dopo le parole di Conte, si è avuta la sensazione che potesse effettivamente lasciare spazio ad altro. Le carte si sono rimescolate nel domino delle panchine. E la situazione è devastante. Perché Allegri non è un allenatore che resta fermo ad aspettare per sempre. Ha voglia di rientrare. E mi aspetto novità a breve. Forse non entro sabato, ma presto. Qualcuno dovrà rinunciare, qualcun altro si tirerà fuori, altri faranno scelte diverse.
C’è poi un problema di budget, chiaramente. Il Milan cerca un allenatore. Vi avevo detto questa mattina che credevo poco alla pista Italiano. Ho sempre pensato che avrebbe dato priorità al Bologna. Italiano era sotto contratto con il Bologna fino al 2026, e lì c'è una società solida, coerente, programmata. Ha appena rinnovato fino al 2027. Guadagnerà circa 3 milioni e mezzo con bonus. Due bonus in meno, forse, rispetto ad altre offerte. Ma, fondamentalmente, non è mai stato davvero vicino al Milan.