Tra 29 giorni scade l'opzione Meluso: top e flop dei 6 possibili Ds del Napoli

01.04.2024
08:20
Bruno Galvan

Nuovo Ds Napoli, tutti i nomi in lista e top e flop

Il destino di Mauro Meluso si saprà tra 29 giorni. Scade infatti il 30 aprile l’opzione unilaterale che il Napoli vanta nei confronti dell’attuale direttore sportivo per prolungare l’accordo per almeno un altro anno. Come abbiamo avuto modo di dire dal suo insediamento, il giudizio su Meluso resta sospeso considerando anche lo tsunami tecnico al quale ha dovuto assistere. Già accettare in corsa un incarico da direttore sportivo non è facile. Figurarsi quando cambi tre allenatori e sei praticamente ‘costretto’ a fare una sessione invernale senza prospettive perché bisogna badare all’emergenza di risultati. 

Dare un giudizio definitivo, in queste situazioni, ad un ds non sarebbe corretto. Gli andrebbe dato almeno un altro anno per capire effettivamente quali siano le sue idee reali di mercato costruendo e programmando acquisti e cessioni. L’ultima parola spetta a De Laurentiis, non certamente a noi. Tuttavia, già da qualche tempo, sono iniziati a circolare vari nomi di possibili eredi proprio di Meluso.

Nuovo Ds Napoli: tutti i nomi in lista 

Tra i nomi accostati al Napoli c’è quello di Igli Tare. Parliamo di un direttore sportivo che ha già esperienza con un presidente che non ama delegare molto come Lotito. Negli anni di Lazio ha avuto il merito di prendere Milinkovic Savic quando era un semi sconosciuto, Luis Alberto, Correa, Immobile a prezzo stracciato, Hernanes, de Vrij, Felipe Anderson, Parolo, Luiz Felipe, Klose, Zaccagni, Provedel e Romagnoli. Tra i flop ci sono meteore  Maximiano, Marcos Antonio, Vavro e tanti altri. 

Un profilo è quello di Gianluca Petrachi. L’ex ds di Torino e Roma ha all’attivo davvero tanti calciatori diventati top e plusvalenze come D’Ambrosio, Glik, Sirigu, Immobile, Bruno Peres, Maksimovic, Belotti, Darmian, Bremer, Zappacosta, Dzemaili. Poi ci sono anche altri colpi più esperti come Mhkitaryan e Smalling alla Roma, Veretout e Mancini. In generale, Petrachi è uno che nella sua carriera ha creato valore per le sue squadre. Si tratta di un direttore dalla forte personalità e dallo spiccato senso decisionale.

In corsa ci sarebbe anche Frederic Massara il quale può definirsi un figlioccio di Walter Sabatini il quale lo ha avuto accanto nell’esperienza di Palermo e Roma. In rosanero insieme a Sabatini ha scoperto Abel Hernandez, Josip Ilicic e Javier Pastore, mentre alla Roma sotto la sua gestione sono stati acquistati calciatori che si sono rilevati molto importanti come  Pjanic, Lamela, Marquinhos, Benatia, Strootman, Nainggolan e Manolas. Al Milan ha preso Maignan, Theo Hernandez, Bennacer, Tomori, Leao. Di lui si dice che abbia un carattere molto rigido ed una grande dedizione al lavoro. 

Mauro Pederzoli, ora al Parma, è un direttore che vanta esperienze anche in Europa. Ha iniziato al Brescia, poi ha fatto l’osservatore del Liverpool quando c’era Rafa Benitez, poi Torino, Novara, Cerro Porteno, Miami Fc ed infine il club ducale di cui era prima osservatore. Ha 62 anni e nella sua carriera ha fatto anche il team manager e l’allenatore. 

Pietro Accardi viene considerato il “Re Mida” ad Empoli. Valorizzare e creare plusvalenze è vitale per il club del presidente Corsi e Accardi, sotto questo punto di vista, ha portato a casa risultati pazzeschi. Tra i suoi colpi citiamo Vicario, Parisi, Bajrami, Di Lorenzo, ha creduto in Baldanzi dalle giovanili. Anche lui come Pederzoli ha iniziato da team manager proprio all’Empoli per poi diventarne il direttore sportivo. 

Alla lista si aggiunge anche l'abruzzese Tony D'Amico che per caratteristiche ricorda parecchio Cristiano Giuntoli. Anche lui viene dalla sana gavetta ed alle spalle ha anche un trascorso da calciatore. All'Hellas Verona inizia a muovere i primi passi dopo aver fatto parte dello scouting. Dal 2016 ha portato agli scaligeri plusvalenze importanti oltre che a lanciare un certo Ivan Juric. Tra i calciatori venduti meglio troviamo Amrabat, Rrahmani, Kumbulla, Pessina e tanti altri. All'Atalanta sta proseguendo sulla stessa scia.

In definitiva possiamo dire che si trattano di cinque profili molto diversi tra di loro. De Laurentiis, storicamente, ha scelto quasi sempre un direttore sportivo dinamico, ambizioso e soprattutto proveniente da realtà piccole; Bigon proveniva dalla Reggina mentre Giuntoli dal Carpi. Vedremo se anche qui ci sarà un casting oppure verrà data una prima vera chance a Meluso che quest’anno ha potuto incidere poco o forse nulla per il caos stagionale.

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