CN24 - L'Europa passa da Siena. Alziamo la Coppa Italia: aggiorniamo bacheca e ... passaporti!

26.01.2012
20:00
Alessandro Marrazzo

Napoli - Siena, l'occasione che non ti aspetti. La semifinale di Tim Cup, torneo snobbato da tutta la serie A, ridottosi negli ultimi anni come occasione per far giocare o che passano la maggior parte del tempo tra tribuna e panchina, è diventato come per incanto il lasciapassare per l'Europa. Proprio quell'Europa che stava lentamente ed inesorabilmente sfuggendo di mano agli azzurri, lontani dalle posizioni che contano in campionato e al cospetto di una Champions ancora troppo difficile per i sognatori partenopei, è riapparsa in terra di Toscana. Siena è il passpartout per il calcio che conta da cui il Napoli non può prescindere. Siena, bellissima città di grandi tradizioni ma che nel calcio è ancora considerata una "provinciale", una delle tante squadre di bassa classifica che tanto danno fastidio al Napoli, molto propabilmente sarà l'ultimo ostacolo per gli azzurri verso L'Europa League. La squadra di Mazzarri, infatti, battendo i toscani accederebbe in finale dove, Lazio permettendo, incontrerà Juventus o Milan che sono le strafavorite, in campionato, per i primi due posti Champions e che quindi anche se il Napoli non vincesse la competizione lascerebbero, proprio agli azzurri un ipotetico posto in Europa League. Dunque un'occasione da non perdere nella maniera più assoluta, considerando il rischio di non poter disputare le coppe europee l'anno venturo. Ora è il caso di concentrarsi sul campionato e sul Chelsea che ci attende in Champions, cercando di recuperare più punti possibili in classifica, soprattutto con le cosiddette "piccole" e affrontare i Blues consapevoli che l'accesso ai quarti non è per niente una chimera. A Mazzarri il timone delle delicate operazioni. Al via l'esperimento di nuove varianti tattiche che possano dare al Napoli la possibilità di abbattere i fortini delle "provinciali" e di ricominciare a cavalcare fuori casa come la passata stagione. Tante le possibilità e gli assi nelle maniche (di camicia) di mister Walter. Dalla difesa a quattro alla possibilità di schierare i 4 tenori, il passo è breve. Difficile rinunciare ad un Pandev in grande spolvero e si potrebbe addirittura ipotizzare una 4-2-3-1 con Maggio arretrato come terzino destro (stile Nazionale), due centrocampisti a fare da filtro sulla mediana e il macedone in compagnia di Hamsik e Lavezzi a fare da supporto a mister 51 reti in una stagione e mezzo in maglia azzurra, Edinson Cavani. Tante, quindi, le soluzioni applicabili a cui il buon Mazzarri può e deve attingere per scardinare quella prevedibilità che ormai attanaglia gli azzurri li proprio dove non è possibile non fare risultato. Niente da dire o da cambiare sul piano motivazionale. Nelle partite dove la differenza la fanno cuore e testa piuttosto che le varie scappatoie tattiche il Napoli c'è sempre con grandi risultati e non sembra avere problemi a continuare in tal senso. Le possibilità ci sono, le capacità anche. Non basta più cingere d'assedio l'Italia, è arrivato il momento di conquistarla.

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