Il giorno dopo la settima giornata... la guantiera di Mertens e il primato di quindici giorni che scontenta Sarri

02.10.2017
12:20
Redazione

Il giorno dopo la settima giornata. Si inizia al sabato con l’Udinese che rifila una sonora sconfitta alla Sampdoria. I friulani hanno la meglio anche grazie alla concessione di ben tre calci di rigore. Li tireranno tre giocatori diversi. Uno per uno non fa male a nessuno. Per i liguri prima sconfitta stagionale. In serata, perde ancora il Genoa. Ancora a secco di vittorie. E malinconicamente penultimo. L’anticalcio di Juric non paga.

Il giorno dopo la settima giornata. Alla domenica a Napoli il proverbiale match del “lunch time” che poi, da queste parti resta sempre “l’ora e mangià”. “Raù” e “guantiere” di paste devono attendere. Non attende Hamsik per sbloccarla subito. Il capitano, splendidamente servito da Mertens con un tocco sublime, rompe il suo personale digiuno e azzurri già avanti dopo pochi minuti. Il resto del primo tempo sarà un monologo degli uomini di Sarri che giocheranno l’intera prima frazione impiantati nella metà campo del Cagliari. Le occasioni per il raddoppio si sprecheranno, clamorosa quella spedita fuori di testa da Insigne; ancora una volta splendidamente servito da Mertens. Poi, lo stesso belga verrà letteralmente abbattuto in area. Rigore. Dal dischetto “Ciro” confezionerà il raddoppio e infilerà il settimo goal in campionato in sette partite.

Il giorno dopo la settima giornata. La ripresa inizia come il primo tempo, con un goal. Neanche il tempo di sistemarsi che Koulibaly infilerà il terzo tanto per mantenere la media di almeno tre reti a gara. Il resto sarà uno show del Napoli. Accademia pura. Tocchi e tocchetti. Ricerca di giocate spettacolari. Negli ultimi 20 minuti, poi, saggiamente, complice anche il gran caldo, gli azzurri abbasseranno anche l’intensità e i ritmi e la gara scivolerà via come una partitella d’allenamento del giovedì.

Il giorno dopo la settima giornata. Da ricordare oltre al settimo goal di Mertens anche il suo ennesimo assist. Il belga continua a viaggiare alla stratosferica media di un goal e un assist a gara. In pratica il Napoli parte con due reti avanti in ogni partita. Da segnalare anche la strameritata standing ovation per Callejon. Al suo posto Rog. Poi spazio anche ad Ounas e per il debutto di Mario Rui. Applausi anche per Pavoletti. Uno che non ha lasciato traccia da queste parti ma è risultato sempre particolarmente simpatico per le performance fuori dal campo. Bordate di fischi per Cigarini che da quando lasciò Napoli nulla ha fatto per conquistarsi la simpatia dei suoi ex tifosi. Agli archivi il primo segmento di campionato. il Napoli sembra venire a capo di molte partite con un dispendio di energie minore rispetto alla scorsa stagione. Magari avrà imparato anche a gestire forze e risorse. Il processo di crescita continua.

Il giorno dopo la settima giornata. Dopo le gare delle 15.00 che vedono tra le altre, una fortunata Inter avere la meglio su di uno sfortunato Benevento, si prosegue con la Roma che espugna S.Siro. Il solito Dzeko e il ritorno al goal di Florenzi condannano la squadra di Montella, la cui panchina inizia seriamente a traballare. In serata l’Atalanta sfodera una prestazione super e rimonta ben due goal alla Juventus. Gli orobici, guidati da un incontenibile Papu Gomez, regalano il primato in beata solitudine al Napoli. E il Napoli e i suoi tifosi se lo godranno per almeno quindici giorni. Dopo la sosta si riprenderà con tante gare di cartello. In pratica, si affronteranno le prime sei della classifica. Ci sarà da divertirsi. Nel frattempo tutti a godersi il primato. Tutti tranne Sarri, giustamente imbufalito per la sosta e per i tanti nazionali che partiranno. E come dargli torto.

Fonte : di Stefano Napolitano
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