Il giorno dopo la venticinquesima giornata...La mazzata di Zielinski, l'estraneo Pavoletti e quella compattezza ritrovata

20.02.2017
11:00
Redazione

Il giorno dopo la venticinquesima. Nell’anticipo del venerdì la Juventus si disfa agevolmente del virtualmente retrocesso Palermo. Al momento i bianconeri continuano a fare campionate a se. Forse solo un trauma da eliminazione Champions potrebbe farli crollare. Al sabato l’Atalanta non ne vuole sapere di abbandonare le zone alte della classifica. Supera il Crotone e scala posizioni in graduatoria. Torna a vincere anche la Lazio che espugna Empoli. Immobile e Keita fanno sorridere Inzaghi.

Il giorno dopo la venticinquesima. Alla domenica mattina l’Inter di misura la spunta a Bologna. Alle 15.00 il Napoli è chiamato a tenere il passo e a riscattare non tanto la prova di Madrid quanto le inutili polemiche innescate dalle dichiarazioni della proprietà. E già nella prima frazione, dopo neanche quaranta minuti, gli uomini di Sarri archiviano la pratica. L’ennesimo gran goal di Insigne e il raddoppio del capitano annichiliscono gli uomini di Maran.

Il giorno dopo la venticinquesima. Nella ripresa la rete di Zielinski spegne ogni velleità di rimonta dei veneti. Il Chievo si illuderà di poter tornare in partita solo grazie ad un altro errore di Koulibaly che proverà a cimentarsi in una grottesca rovesciata il cui risultato sarà quello di concedere campo aperto a Meggiorini. Sarà il mal d’Africa o chissà cosa, ma al momento il forte difensore senegalese sembra un altro rispetto a prima che partisse. Buono il ritorno di Jorginho fino a quando la condizione l’ha sorretto. Dopo un’ora l’ex Verona non ne aveva più e una doccia anticipata sarebbe stata un’ottima idea.  Stesso dicasi per Hamsik. A sua parziale scusante le fatiche di Madrid. Ancora un corpo estraneo al resto della squadra Pavoletti. Pochi e non sempre i giusti i movimenti senza palla. Nell’ultima mezz’ora spazio a Milik. Il polacco è sembrato più sciolto nei movimenti rispetto alla breve apparizione di Madrid. Al momento, in attesa di una condizione migliore, il miglior centravanti resta quello “falso”.

Il giorno dopo la venticinquesima. L’ennesimo controsorpasso alla Roma dura purtroppo poco più di un’ora. Gli uomini di Spalletti ne rifilano quattro al Torino e si riappropriano della piazza d’onore. Sarà un duello lungo e duro. E tra poco ci sarà lo scontro diretto.

Il giorno dopo la venticinquesima. Più facile del previsto espugnare il Bentegodi. Le dichiarazioni post Madrid un effetto l’hanno ottenuto: la squadra è sembrata ancora più compatta e unita e sempre più un solo corpo con l’allenatore e i tifosi, almeno quelli presenti a Verona, non hanno fatto mistero con chi schierarsi.  

Il giorno dopo la venticinquesima. Ospiti in casa i tifosi del Chievo. Quasi infantile coro “Chievo Chievo”.Forse per provare a riempire lo stadio fanno entrare le scolaresche delle elementari. A loro si che uno stadio da ventimila posti andrebbe bene. E anche più piccolo non guasterebbe.

Il giorno dopo la venticinquesima. Tra campionato, Coppa Italia e Champions, quello di marzo sarà un mese di fuoco. Allenatore, squadra e tifosi sembrano pronti ad affrontarlo. Tutti uniti per cercare di fare il meglio possibile. E’ così, solo in questa maniera, che si può pensare di poter fare grandi cose. Si avvicina la primavera, ed è sempre il momento topico della stagione. E’ il momento in cui si cerca e si spera di raccogliere il lavoro di tutta la prima parte della stagione. E’ il momento di lavorare sodo e occorre la massima concentrazione. Queste sono le componenti che servono. Il resto sono chiacchiere. E spesso anche inutili.

Fonte : di Stefano Napolitano
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