Sessanta secondi per Imbriani, la Lega dice no! Napoli e Genoa dicono sì e ricordano Carmelo

17.02.2013
21:10
Angela Sarah Morlando

Sessanta secondi. Un gesto simbolico che di per sè significa poco quanto nulla ma, in un mondo come quello del calcio può significare tanto. La scomparsa di Carmelo Imbriani ha commosso tutti, ha unito l'Italia più di quanto le autorità riescano a fare. Diritti Tv, sponsor, e chi più ne ha più ne metta. Sempre pronti a scendere in campo, a riunirsi, a parlarne. Poi una tragedia colpisce il mondo del calcio, quello giocato sul campo, col sudore e con la passione che in pochi possono capire. Pochi come i quarantacinquemila al San Paolo o chissa quanti al Marassi, e in tutti gli stadi di Lega Pro. Chissà quanti in Italia erano d'accordo nel dedicare pochi secondi all'ex calciatore del Napoli e del Benevento. Non contano i colori, solo la voglia di stringersi attorno ad una persona speciale fuori e dentro al campo. In Lega Pro si è osservato un minuto di silenzio su tutti i campi. In Serie A, solo Napoli e Genoa hanno scelto di farlo. Il perchè la Lega Calcio non si sia mobilitata nel consentirlo su tutti gli altri campi o, perchè no, ad imporlo non ci è ancora dato di saperlo. Il minuto di silenzio si fa col cuore, ed oggi il San Paolo, la società azzurra, e tutti quelli che si sono mobilitati per farlo, hanno scritto una pagina di calcio pulita. Ai vertici del calcio nostrano, purtroppo, non sempre interessa dare un'immagine così... 

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