Hamsik non tornerà: politica societaria con l'eccezione che conferma la regola e una rosa a riciclo

11.10.2019
20:00
Manuel Guardasole

Ultimissime calcio Napoli - E' impazzata la voce del ritorno in azzurro di Marek Hamsik in seguito alle sue dichiarazioni, ma facciamo chiarezza sul futuro.

Chiariamoci subito, Marek Hamsik non tornerà al Napoli (da calciatore). Quest'oggi si è scatenato un tam-tam mediatico in seguito alle dichiarazioni dello storico capitano del Napoli, che però a gennaio di un anno fa, dopo aver capito che per un altro anno azzurro era sfumato l'obiettivo scudetto, s'è fatto ammaliare anch'egli dal dio danaro con il trasferimento in Cina, al Dalian Yifang (tentativo già fatto un anno prima). Recuperando così quanto perso negli anni, per amore della maglia azzurra, rifiutando quelle offerte dall'Europa che lo avrebbero fatto arricchire, per usare un'espressione di un altro che ha lasciato Napoli, ma quest'è un'altra storia.

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Ma veniamo alla dichiarazione di Marek, attualmente detentore del record di gol con la maglia azzurra davanti a Diego Armando MaradonaDries Mertens, che a SportMediaset ha dichiarato:

"Se mi chiedessero di tornare per dare una mano? Difficile rispondere. Non lo escludo, ma devo dire di aver firmato per 3 anni in Cina. Quindi penso di rimanere lì". E il suo agente ai microfoni di CalcioNapoli24 ha confermato"Ho parlato con lui in settimana, vuole rispettare il contratto con il Dalian e si è già ambientato in Cina. Con l’arrivo di Benitez la squadra sta girando meglio, nel calcio mai dire mai ma è pronto per rispettare il contratto. Se gli capiterà di rimanere per altri anni, vedremo, ma il triennale al Dalian lo rispetta".

Insomma, è già chiaro così che si tratta soltanto di una risposta ad una precisa domanda, che Hamsik ha saputo dribblare non dando dispiaceri ai tifosi del suo Napoli, ma allo stesso tempo ribadendo la volontà di proseguire l'avventura in mandarino.

Marek Hamsik e l'addio al Napoli

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Nei bar e nel chiacchiericcio post Torino-Napoli qualcuno aveva già bisbigliato: "Mancano i leader come Hamsik, come Reina e Albiol". Che questi ex azzurri fossero uomini importanti nello spogliatoio di Castel Volturno non v'è dubbio, ma probabilmente quello che meno incideva come leader emotivo era proprio lo slovacco che non eccelleva in personalità. Ma era un leader tecnico importante, indiscutibilmente.Nonostante ciò, però, il Napoli l'ha venduto in Cina a trentuno anni e la politica societaria di svecchiamento continuo della rosa è evidente. Non a caso due pilastri del Napoli attuale, Dries MertensJosè Maria Callejon, sono in bilico. Non totalmente per colpa del club azzurro, sia chiaro, ma certamente è chiara la politica del club: alle nostre condizioni si può proseguire insieme, altrimenti amici come prima. Non piacerà ai più passionali (e il popolo napoletano lo è per eccellenza), ma la tendenza del calcio è ormai questa.

Il Napoli, tra l'altro, potrebbe essere alla fine di un ciclo per un gruppo di calciatori che son stati in azzurro per più di un quinquennio: da chi ha il contratto in scadenza come Mertens (in azzurro dal 2013) e Callejon dal '13) più Hysaj (dal 2015) in uscita a gennaio; a Koulibaly (dal 2014) che in estate sarà conteso (per la clausola) dalle big d'Europa, Ghoulam (dal '14) non più indispensabile e persino Lorenzo Insigne (dal 2012) non appare essere più indispensabile, col chiacchiericcio dell'estate e con la sua sostituzione, numericamente e per prospettiva, in rosa con Hirving Lozano. Non sembra più essere il fulcro del progetto futuro, sebbene sia un leader tecnico ed emotivo dello spogliatoio azzurro, fulcro del gioco e uno dei pochi in rosa in grado di accendere con una giocata le partite, nonostante le critiche. Certo, non lasceranno tutti e subito, ma il processo di svecchiamento è già in atto (Albiol e Hamsik docet): acquistare giovani di prospettiva che possano generare plusvalenze.

Llorente eccezione che conferma la regola

L'eccezione è rappresentata da Fernando Llorente, è vero, ma senza girarci attorno possiamo dire che è l'eccezione che conferma la regola: il Napoli inseguiva (e sperava ne) il sì di Mauro Icardi. Ma Carlo Ancelotti aveva pronta un'alternativa di spessore internazionale che rispondesse alle caratteristiche di attaccante che mancavano in rosa e che il tecnico chiedeva per un reparto completo, senza badare alla carta d'identità. Si può discutere, questo sì, la scelta (fino ad ora) di allenatore e società: un ultra-trentenne che fa il titolare con Milik che parte dietro non sembra per nulla rispecchiare le mosse degli ultimi anni.

Difficile pensare che il Napoli possa farlo ancora, seppur portasse il nome di MarekiaroHamsik tornerà. Ma soltanto per Napoli-Atalanta al San Paolo del 30 ottobre prossimo. E magari più in là, per concludere la sua carriera con l'addio al calcio nello stadio di Fuorigrotta, quello che l'ha reso grande in tutta l'Eurasia.

di Manuel Guardasole

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