Dal vomito di Kane al richiamo a Terry, il sergente Conte: ritiri estivi choc, dieta ferrea e "allenamenti brutali"

06.06.2024
11:30
Redazione

Il sergente Conte, fra allenamenti brutali, ritiri estivi choc e dieta ferrea: dal vomito di Kane al richiamo social a Terry

Antonio Conte è ufficialmente il nuovo allenatore del Napoli e adesso c'è da preparare la prossima stagione. A partire da allenamenti e ritiri, per questo motivo a inizio settimana prossima può arrivare a Napoli con il suo staff (attualmente è a Torino) per un primo sopralluogo a Castel Volturno. Poi, il suo staff si recherà a Dimaro prima e Castel di Sangro poi, per il sopralluogo nelle due sedi dei ritiri estivi del Napoli. Una scelta, quella del club senza tournée all'estero, che piacerà senz'altro al nuovo allenatore. E in basso, con l'esempio del Tottenham a Seul, capirete perché: i suoi allenamenti e ritiri sono "famosi" per la durezza delle sessioni e la tipologia di ritiri scelti dal club, in continuità col passato, saranno senz'altro da stimolo per Antonio Conte.

Il sergente Conte: ritiri e allenamenti durissimi

Dal vomito di KaneSon accasciato al suolo a fine sessione, dalla dieta di Terry agli "allenamenti brutali" (definiti così dai giornalisti al seguito del Tottenham), Antonio Conte è famoso per allenamenti e ritiri estiviritmo davvero duro. Vi raccontiamo un po' di aneddoti, retroscena e curiosità dal suo recente passato da allenatore, con le sue ultime avventure con Chelsea, Inter e Tottenham.

Il sergente Antonio Conte

LA PREPARAZIONE ESTIVA - Solitamente, le ultime preparazioni estive di Antnio Conte iniziavano così: poco pallone e molto allenamento fisico. Con l'obiettivo di incrementare la forza e la resistenza fisica dosando sapientemente e personalizzando il lavoro per ciascun calciatore a seconda della condizione iniziale. Un lavoro che consente di gestire al meglio la profilassi degli infortuni. E dalla Juventus, ha ereditato poi lo studio del “training check”, un progetto che ha come target quello di differenziare e perfezionare l’allenamento sulla base di cognizioni, esperienze e abilità specifiche di ogni giocatore che vanno a comporre la preparazione atletica. Il motto di Conte si può esemplificare da questa frase: «Penso che di solito quando lavori non sorridi. Soprattutto se lavori duro. È molto difficile sorridere. E solo attraverso il lavoro duro puoi raggiungere i tuoi obiettivi».

LA SETTIMANA TIPO - Per mister Conte, la settimana tipo (che avrà a Napoli quest'anno) inizia con sessioni d’allenamento improntate sull’aspetto fisico. Poi a metà settimana sposta le sue attenzioni sull’aspetto tattico e sugli sviluppi del gioco. È però caratteristico delle sessioni di allenamento di Conte che gli ultimi 7 minuti sono dedicati ad un intensissimo lavoro a secco di 100 metri in 20 secondi, con 20 secondi di riposo. Poi 75 metri in 15 secondi, con 15 secondi di riposo, ed infine 50 metri in 10 secondi, con 10 secondi di riposo. Questo, appunto, per 7 minuti continuativi.

IL RITMO - Un'ossessione di Conte è il ritmo dell’allenamento: non possono esistere esercitazioni in cui un giocatore va sotto i 120 battiti al minuto. Collabora infatti in modo assiduo con il suo staff che comprende anche psicologi e nutrizionisti, per non lasciare nulla al caso.

L'ISPIRATORE: VENTRONE - Gian Piero Ventrone, suo storico collaboratore scomparso a 62 anni nel 2022 per una leucemia fulminante, ha ispirato con la sua preparazione atletica durissima la filosofia di allenamento di Antonio Conte. Il preparatore atletico in passato a NapoliSoccer spiegò la scelta di preparazioni "pesanti" così:

"Il problema è che il periodo iniziale di preparazione è troppo breve rispetto al periodo agonistico. Nessun giocatore al mondo può partire nella prima di campionato in una condizione fisica medio-alta e terminare così. Il calcio è uno sport in cui non si può programmare nulla a differenza del nuoto, dove ci sono gare specifiche da preparare in un tempo specifico. Il rendimento di un giocatore è l'insieme di tanti parametri tra cui quello fisico, ma non è solo quello. Il segreto è quello di avere un rendimento medio-alto e mantenerlo per tutta la stagione, anche per esempio facendo turnover. È impossibile mantenere sempre un livello alto dell'atleta per tutta la stagione calcistica".

RITIRI CHOC - Fece notizia quanto raccontato sugli allenamenti che il Tottenham di Conte sostenne a Seul, dove la squadra inglese era in tournée in vista dell'inizio della Premier League. Il corrispondente di Football London che seguì il Tottenham (ultima sua avventura in panchina) raccontò:

"Gli allenamenti con Conte sono brutali. I giocatori vengono sottoposti a ripetute a tutto campo dopo due ore di allenamento. Ovviamente questa fatica li aiuterà quando la stagione inizierà, ma assistere alle sessioni dal vivo fa vedere quanto siano estenuanti". 

DURATA ALLENAMENTI - Spesso, le sessioni di allenamento durano circa due ore. E ai tempi del Tottenham in ritiro, i calciatori di Antonio Conte erano chiamati a fare anche 42 ripetute a tutto campo, un campo che è lungo 105 metri. I giocatori che erano stati impegnati con le nazionali, invece, si "limitavano" a fare "solo" 30 giri di campo.

KANE E IL VOMITO - Troy Parrot è stato l'unico a riuscire a completare tutte le 42 ripetute, raccontano dall'Inghilterra. Gli altri crollarono, pare che Harry Kane abbia addirittura vomitato a bordo campo. Neanche Son Heung-min, che almeno era abituato al clima coreano, riuscì a restare in piedi e fu virale il video in cui crollò a terra senza forze. Da sottolineare che in quel momento della preparazione estiva, le sessioni di allenamento fatte fare ai giocatori del Tottenham furono tre in 24 ore, tutte molto intense.

Quando Kane vomitò nel ritiro estivo

LA DIETA IMPOSTA - Quando a novembre 2021 Antonio Conte arrivò al Tottenham, subito intervenne sulla dieta dei suoi calciatori. Spesso impone alcune regole ferree. Prima di tutto elimina i cibi pesanti e quelle salsine (che soprattutto ai britannici piacciono tanto, al Tottenham e al Chelsea le vietò), ma che non fanno parte della dieta mediterranea, come ketchup e maionese, poi elimina dal menù della mensa anche i panini e riduce la quantità di succhi di frutta destinata ai calciatori. Inoltre fa limitare drasticamente ai cuochi l'uso di olio e burro nelle loro preparazioni destinate agli atleti. E ovviamente chiede a tutti di mangiare più frutta.

MANIACALE... come con TERRY - Chiaramente è maniacale con i suoi calciatori, ne cura ogni dettaglio e li attenziona tutti, affinché non sbaglino nell'alimentazione. Un episodio divertente, risale a quando John Terry ai tempi del Chelsea mise un post su Instagram mostrando dei biscotti, con il comandanteAntonio Conte che lo bacchettò pubblicamente via social: "John, only one biscuit"! Ecco la foto:

Conte-Terry: siparietto social

IL RETROSCENA DA BARI - Alessandro Gazzi, ex calciatore di Antonio Conte al Bari, ha raccontato un episodio nel corso dello "Speciale Calciomercato" in onda su CalcioNapoli24 TV, sul canale 79 del digitale terrestre:

"Gli allenamenti? Voglio raccontare un aneddoto ai tempi di Bari. C'era un giovane Felipe Sodinha che non raggiunse i chilometri che dovevano essere effettuati ad una certa intensità. Fu praticamente costretto a fare un supplemento in più di lavoro, al termine di quella seduta, alla velocità che però gli dava il preparatore in bicicletta. Mi ricordo dunque Sodinha che inseguiva il preparatore atletico che correva sulla bici".

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