I due scenari da evitare per non definire fallimentare l'Europa League

06.12.2021
18:00
Claudio Russo

Il Napoli giovedì si gioca in Europa League il passaggio del turno, ma potrebbe addirittura uscire anzitempo da tutte le competizioni europee

L’Europa League, da delizia a potenziale croce. Ma perchè, poi? In fondo si tratta solo di una partita, gli eventuali spareggi arriverebbero a febbraio e gli ottavi direttamente a metà marzo. Il problema, per il Napoli, è come arrivare alla partita contro il Leicester di giovedì.

Non solo per una questione fisica, con tanti infortunati, bensì per una questione di classifica. Il Napoli arriverà primo se vince e lo Spartak non vince; secondo se vince e vince anche lo Spartak; terzo se entrambe le gare terminano in parità, oppure se perde e il Legia non vince. Addirittura fuori dall’Europa in caso di sconfitta e contemporanea sconfitta dello Spartak. Sarebbe da catalogare sotto l’aggettivo ‘fallimentare’ uscire dall’Europa, oppure terminare al terzo posto e scivolare in Conference League, la periferia europea, e molto rischioso terminare secondi, affrontare una terza classificata della Champions League (sicure Borussia Dortmund, Sheriff Tiraspol e Zenit San Pietroburgo).

Il Napoli si è presentato ai nastri di partenza dell’Europa League tra le favorite per la vittoria finale, o quantomeno tra le squadre più ricche di talento dell’intera competizione, e la squadra di Luciano Spalletti si trova davanti ben quattro scenari a disposizione. Soltanto uno renderebbe sufficiente il girone di Europa League: battere il Leicester e sperare che il Legia se la giochi contro lo Spartak (i polacchi possono ancora arrivare secondi). Non è semplice per il Napoli, a maggior ragione con quella lista di infortunati. Ma c’è un solo risultato per definire accettabile il percorso in Europa League. E nessuno dovrà prendere sottogamba la partita di giovedì, ma sulla preparazione da parte della squadra - e di Spalletti in primis - ci sono pochi dubbi.

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