Il giorno dopo Juve-Napoli... l'intesa Manolas-Koulibaly è lontana e Allan predica nel deserto

01.09.2019
11:30
Redazione

Il giorno dopo Juventus – Napoli. Non è mai un giorno come un altro. L’ansia dell’attesa consuma l’intera giornata della vigilia. Il cuore trema dal mattino e la mente corre veloce alla gara della sera che, inutile nasconderselo, non sarà mai una partita come le altre. Sono “ nemici sportivi” da battere, da sempre. Sicuramente una delle squadre meno simpatiche del campionato italiano. Perché vincono tanto e perché, come delle sentenze hanno poi dimostrato, non sempre vincono in maniera limpida.

Il giorno dopo Juventus – Napoli. Dalla mano decisiva di Szczesny al piede di Meret. Il tiro della distanza di Allan trova pronta la mano di Szczesny. Il tiro non irresistibile di Danilo trova il piede di Meret che prova con una parata stile calcio a 5. Non gli riesce e Danilo lo trafigge. Pochi minuti e Higuain si beve Koulibaly e raddoppia. Un “uno – due “ terrificante. 110 minuti e cinque reti subite sono tantissime. Meret si rifarà con un’uscita a copro morto ed eviterà a Kedira di triplicare.

Il giorno dopo Juventus – Napoli. I primi 48 minuti scivolano via e danno l’impressione di una distanza abissale tra le due squadre. Centrocampo azzurro in piena confusione. L’intesa tra Manolas e Koulibaly è ancora lontana. Meret non è sempre attento. Allan predica nel deserto e anche Insigne. Tatticamente e tecnicamente azzurri sovrastati in ogni zona del campo.

Il giorno dopo Juventus – Napoli. Nella ripresa Ancelotti prova a ridisegnare la squadra. Il canonico 4/4/2 porta più equilibrio e meno confusione. Debutta Lozano.  Si rivede Mario Rui per Ghoulam. Qualcosa si cambia. Dura lo spazio di un paio di conclusioni di Mertens. Poi Allan con superficialità perde un pallone in uscita e concede il terzo goal. Sulle note del soldato innamorato Manolas l’accorcia. Due minuti e Lozano la riapre. E ancora da palla da fermo, Di Lorenzo la pareggia. Rimonta straordinaria. Ma nel finale, la frittata di Koulibaly rende tutto vano. Su di una punizione dalla trequarti calciata anche male da Pjanic, il gigante d’ebano la svirgola di sinistro e la infila all’incrocio della porta sbagliata. 

Il giorno dopo Juventus – Napoli. Bravo e diligente Di Lorenzo anche in considerazione dell’avversario da affrontare. Preciso e attento nelle diagonali. Esordio con goal per Lozano. Mario Rui molto meglio di Ghoulam . Manolas meglio in attacco che in difesa. Da salvare anche la reazione dopo il terzo goal subito. Da non salvare il primo goal subito che non si vede neanche in Lega Pro.  Assolutamente da registrare la fase difensiva che deve necessariamente coinvolgere anche altri reparti. Sette reti subite in due partite sono tantissime. Bene Meret fin quando si tratta  di volare all’incrocio. Male quando invece c’è da andare giù velocemente. Ieri impacciato sul vantaggio bianconero e non esente da colpe anche sul diagonale non irresistibile di Ronaldo. Un sinistro lento e neanche troppo angolato. Poco reattivo anche nel chiamare il pallone. Il traversone dalla trequarti di Pjanic era lento e calciato male. Koulibaly era da solo, ma non poteva saperlo.

Il giorno dopo Juventus – Napoli. E’ un giorno triste per l’epilogo, oltre alla reazione d’orgoglio e non certo di gioco e geometrie, c’è poco da salvare nella gara di ieri. Di contro, c’è molto da lavorare e in ogni reparto. Il campionato è appena iniziato, nessun dramma, ma le sette reti subite in due partite, più che un campanello d’allarme, sono una campana.

Stefano Napolitano

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