Il suo primo pomeriggio da Koulibaly...

24.10.2016
16:40
Fabio Cannavo

di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)

Oseremmo definirlo quasi perfetto, mastodontico, super concentrato, più che leader. Sembrava lui il Koulibaly della situazione. Nikola Maksimovic ha letteralmente giganteggiato in Crotone-Napoli. L’avversario non era dei più ostici, Falcinelli ha creato quasi zero grattacapi alla difesa partenopea e Maksimovic ne ha approfittato per alzare la palma della giornata, quella del migliore in campo. Questa volta non si tratta di un parere soggettivo, la prova del centrale serbo è stata davvero da applausi. E non certo per il goal siglato. Quello è solo un di più, piazzare la palla in porta a venti centimetri dalla linea aiuta solo a rafforzare il voto per il migliore in campo della sfida dello Scida. Gli avrà anche dato autostima, il fatto di andare ad esultare da protagonista sotto il settore dedicato ai tifosi del Napoli gli ha aumentato il volume dell’ego ed ha fatto una partita straordinaria. “Ma non costerà un po’ troppo?”, “Per me è esagerato pagare uno del Torino quasi 25 mln”. “Dai, ma chi è sto Maksimovic?”. Non l’avevano mai visto evidentemente. Ci aveva messo gli occhi su anche il Chelsea di Antonio Conte, un motivo doveva pur esserci se il Napoli si stava sbilanciando sempre di più per portarselo a casa.

VELOCE nonostante non sia poi così minuto, anzi. Tecnicamente ben dotato, coraggioso quando si tratta di trascinare la squadra con le sue ‘cavalcate’ in avanti. Il suo fisico l’aiuta a vincere diversi duelli individuali, le sue lunghe leve gli garantiscono una buona corsa sul lungo e a Crotone, in svariate circostanze, s’è fatto valere anche sotto il punto di vista degli stacchi aerei.

ALBIOL manca, manca la sua perfezione nell’andare a comporre la linea a quattro. Con lo spagnolo i meccanismi difensivi sono ancora più solidi, ma non si può di certo dire che senza Albiol e con Maksimovic il Napoli perde tanto in difesa. Il serbo ha rubato la scena anche al ‘solito’ Koulibaly, il solito, quello che difficilmente ne sbaglia una. In ogni caso c’è ancora tempo, il futuro a Napoli è suo…sempre che quella clausola non faccia drizzare le antenne a qualcuno.

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