L'esame di maturità di Alex Meret

18.06.2020
15:30
Manuel Guardasole

Alex Meret protagonista in positivo di Napoli-Juventus nella finale di Coppa Italia, complice la squalifica di Ospina: adesso serve una maglia da titolare in A

La vita è così: il destino, un dio o chi volete, ti darà sempre un'occasione di riscatto. E se sei un predestinato come Alex Meret è davvero difficile che la getti all'aria. Capisci subito chi è il portiere classe 1997 quando a fine gara gli fanno: "E' una rivincita per te?" La sua risposta è chiarissima:

"Mesi dietro ad Ospina? Non la considero una rivincita, il mister fa le sue scelte e io mi son fatto trovare pronto oggi che c'era un'occasione. E farò così per le prossime volte. Voglio dedicare questa coppa alla mia famiglia, alla mia ragazza e ai miei nonni. E a tutto il popolo napoletano che aspettava da tanto questo momento".

Alex Meret ha 23 anni ed è conscio delle sue potenzialità. Stare in panchina non è stato bello, nè facile. Alla luce del fatto che, anche nel buio del periodo Ancelotti, il friulano era una delle pochi luci nella stagione delle tenebre. Ma non s'è mai perso d'animo, faticando ancor di più nell'era Gattuso: lavorando sulla gestione coi piedi per convincere il tecnico e lo staff di essere pronto a riprendersi la porta del Napoli, la Nazionale e un futuro roseo.

Alex Meret e gli azzurri festeggiano Napoli-Juve

La gara di Alex Meret nella finale di Napoli-Juventus

La gara di ieri ci ha mostrato un portiere completo, che con l'età dalla sua ha il tempo di diventare una stella del calcio europeo: sicuro nelle uscite su corner e cross, perfetto nell'anticipare Cristiano Ronaldo nel contropiede lanciato da Dybala (ma anche nell'uscita bassa su Paulo al 27' chiudendogli lo specchio della porta), sicuro con i piedi (rischia la giocata, gestisce palla proprio come gli ha chiesto Gattuso), concentrato e maturo, e infine pararigori.

Il 3,2% del possesso palla e i 44 tocchi nella gara di ieri faranno sicuramente piacere a Gattuso, così come il 31 passaggi completati su 34 (91% di precisione dei passaggi) che vista la pressione alta della Juve possono offrire garanzie per il futuro. E poi si è arrivati ai rigori: non tira benissimo Dybala, ma l'azzurro intuisce e para con fermezza. E anche sul secondo penalty bianconero, spara alto Danilo, ma il friulano aveva ancora una volta intuito lato e altezza.

Alex Meret para il rigore di Dybala

E ADESSO? La serietà e la maturità, nonostante l'età, di Alex Meret ha pagato e pagherà, la rivalità positiva con David Ospina gli sarà servita e gli servirà, ma adesso, senza troppi giri di parole, tocca ad Alex Meret, anche in campionato: il Napoli ha l'obbligo di dare fiducia al portiere che ieri ha superato l'esame di maturità (visto che siamo in tema), che è un patrimonio (anche economico) di questa squadra e che ha il forte sostegno di Aurelio De Laurentiis"Sei sempre il nostro numero uno", gli aveva detto prima della finale con la Juve il patron dei partenopei. E di numeri uno come lui, in giro, non ce ne sono troppi.

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