Gomito a gomito...

28.11.2019
10:15
Bruno Galvan

Ultimissime Napoli calcio: gli azzurri pareggiano a Liverpool, senza Insigne che ha preferito restare a Napoli per via dell'infortunio. Ora ci dica cosa vuole fare: gomito a gomito

Ultimissime Calcio Napoli - E' vero che solo gli stupidi non cambiano mai idea, ma dimenticare cosa ha preceduto Liverpool-Napoli sarebbe l'apice dell'alzheimer napoletano. Siamo al 99% agli ottavi di finale di Champions League. Bisogna esserne fieri soprattutto perché poche squadre italiane, nella loro storia, sono uscite indenni da Anfield.

Ci sarebbe stato più gusto nel voler celebrare questa impresa, se ci fosse stato anche il capitano. A nulla sono serviti gli appelli di tutti gli addetti ai lavori per convincere Lorenzo Insigne ad esserci comunque a Liverpool anche da infortunato. Chi nutre dei dubbi sul problema al gomito, lo diciamo per sgombrare il campo da possibili malintesi, è in malafede perché soltanto il calciatore conosce la propria soglia di dolore.

D'altronde, quando si tratta di Lorenzo, il gossip e le dicerie si sprecano perché "o' cafone" (termine dispregiativo usato da gran parte del tifo napoletano, lo stesso che non vuole sentirsi cori di discriminazione territoriale in giro per l'Italia) è quasi sempre il primo colpevole a prescindere. Fermo restando che Insigne resta un figlio della nostra terra con pregi e difetti, si può essere delusi per la non presenza con la squadra ieri.

Lorenzo Insigne

Nella storia del calcio ci sono tanti gesti eroici di capitani passati alla storia. C'è chi come Steven Gerrard decise di scendere in campo facendosi praticare una epidurale da parto pur di non mancare all'appuntamento con la storia per il suo Liverpool. Oppure, restando ai fatti del nostro campionato, c'è chi come Giorgio Chiellini va con le stampelle in panchina pur di far sentire tutto il suo appoggio alla squadra nel recente Juventus-Napoli.

L'immagine del difensore bianconero che si sbraccia seduto entrando poi in campo al triplice fischio finale, per gioire con i compagni e consolare lo sfortunato Koulibaly, piaccia o meno, è una delle cose per le quali capisci che portare la fascia non è roba per tutti. Insigne avrà avuto i suoi buoni motivi per non salire sull'aereo e non bisogna fargliene per forza una colpa.

Storicamente per un napoletano essere capitano è il ruolo più difficile che esista. Bisogna avere gli anticorpi per difendersi dagli attacchi, ma soprattutto essere lucidi e razionali quando si prendono delle scelte in campo e fuori. Però a quasi 29 anni non si è più ragazzini: Insigne ci dica cosa vuole fare da grande, senza isterismi o sceneggiate. Jamm bell ja Lorenzo... Restiamo gomito a gomito.

Notizie Calcio Napoli