Arkadiusz Milik (Napoli)
Arkadiusz Milik (Napoli)

Milik la fiducia l'ha dovuta prendere in Polonia: strada lunga, ma meglio farla con un attaccante e un portiere

19.10.2019
21:30
Leonardo Vivard

La sveglia stavolta l’ha suonata Milik. Quello criticato, anche giustamente, ma anche un pizzico messo in croce. 

Dopo il gol con la sua Polonia, però, Arek ha ritrovato fiducia. Forse c’era bisogno di andarla a prendere in patria, perché all’ombra del Vesuvio c’è sempre chi rumoreggia al primo suo appoggio sbagliato. 

Responsabilità ripartite, ma oggi le castagne dal fuoco le ha tolte proprio lui. Lo ha fatto sia con tecnica (il secondo) che con la rapacità che è caratteristica dei grandi bomber (il primo). Eppure fino al 37’ al San Paolo si vedeva il solito pizzico di confusione di troppo. Con un Verona spavaldo, proprio come ci si aspettava. Ma questa squadra deve ancora crescere in atteggiamento, consapevolezza e meccanismi. In mezzo al campo sembra talvolta tutto un po’ lasciato alle individualità e poco alla organizzazione di gioco. 

Gli applausi ad Insigne sono di fiducia, ma in campo resta ancora uno dei tanti. E lui non può essere uno dei tanti. Evidentemente la strigliata di De Laurentiis ancora deve sortire i giusti effetti. 

Per estremizzare, sembra quasi che al Napoli basti un attaccante ed un portiere. Anche se ce n’è di strada da fare. Ma sempre meglio farla con un Meret in porta ed un Milik in attacco.

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